17 dicembre 2008

Un bastimento carico di S




Pronto?

Indovina.

Potavo gerani.

Calumet II.

So chi sei.

Ho una sorpresa per te.

Non farla lunga.

Sta sbarcando sulle tue coste una nave piena di scemi del villaggio.

Da dove arrivano?

Dal mio territorio.

Quanti sono?

Settecentotrentasette.

Per la mia barbazza!

Non male, eh?

Sapevo che eri ben messo a scemi, ma…

Offendi?

Non ti sembran troppi?!

Una degna replica al “tuo” calamaro gigante.

Quel polpo parla troppo.

Già.

Comunque te li rimpatrio.

Non li voglio.

Li spedisco altrove.

Rompo l’alleanza.

No, dai.

Puoi giurarci.

Allora li fiòcino prima che sbarchino.

Sarebbe poco carino visto che sono miei sudditi.

Nel qual caso?

Ti attaccherei.

Ho le truppe impegnate sul fronte turmanno, sandracca!

Proprio così.

E va bene, li accolgo con tutti gli onori.

Mi spello dalle risa.

Click.





Sire, sta arrivando un bastimento carico di…

So tutto.

Li diamo in pasto ai cani?

No.

Ai maiali?

Nemmeno.

Vostra Maestà, si sente poco bene?

Bandite un concorso, fate vincere il più scemo e…

Cosa?

Portatemi in catene il secondo classificato.

Non capisco il fine ultimo.

Trasmetti gli ordini, vedetta.

Potrei conoscerne il motivo?

Potresti, sì.



Vuoi anche che te lo spieghi?

La prego.

Il piano è semplice, lo capiresti persino tu.

Fibrillo.

Il secondo classificato verrà incoronato sommo re di una piccola porzione del nostro territorio stepposo.

Al confine col sultanato di Calumet II?

Quello.

E poi?

Il sultano accamperà diritti sul terreno del nostro nuovo alleato e...

Mmm.

Si annetterà due sterpi.

Ho un’obiezione.

Sentiamo.

Così facendo perderemo una porzione consistente del nostro regno!

Settecento metri quadrati non sono “una porzione consistente del NOSTRO regno”.

Non vedo vantaggi.

Stoccheremo i fluidi infiammabili di Enogastro nel reame dello scemo e…

Lei è un genio.

Per allora avremo nuovamente a disposizione le truppe del fronte turmanno.

Ah, ah!

Cosa non si fa per due risate, eh?

Proprio vero.

Torna al posto di guardia.

Qui sto bene.

Vai!

Due risate di numero, eh?

Non una di più.

Ho un’altra obiezione.

Fai tardi al lavoro.

E se, ragioniamo per assurdo, Calumet II non volesse annettersi alcunché?

Pensa che smacco per lui.

Ci penso.

Avremmo un suddito del sultano che diventa re.

Non mi convince.

Per di più scemo.

Potrebbe passare l’idea che anche uno scemo possa diventare re.

Sappiamo che non è così.

Noi sì, ma là al sultanato sono strani.

A volte mi sorprendi.

Grazie, Sire.

Ti ricordi quel discorso sulla promozione?

Certo che me lo ricordo.

Scordatelo.

Cavolo.

Passo al piano B.

Non vedo l’ora di sentirlo.

Tutto pur di non prender freddo sulla torre.

Com’è il piano B?

Un colpo da maestro.

Non ne dubito.

Che gli scemi si mischino ai sani.

No!

Sì.



Il volgo ha bisogno di ridere.

Questo è vero, ma...

Ed io anche di più.

Non replico.

Bravo.

11 dicembre 2008

[Enciclopedia]: Libellule elettriche




Assemblati dal Re per puro spasso, questi pacifici esseri meccanici allietarono la vita di corte per un lustro intero prima della loro improvvisa migrazione, senza motivo apparente, verso quel bizzarro edificio dal nome strambo.

I terribili Desdèmoni, prole di quella Desdemona nota come "Gran Procreatrice", ricercarono invano e con inusitata dedizione il principio di funzionamento degli insetti reali, la potenza di ingresso dei quali è di tipo elettrico e quella di uscita è di tipo meccanico: ovvietà qui riportata sol per diletto.

Le libellule del Re svilupparono una volontà propria in seguito all'intervento del saggio Enogastro, soggetto che stenta a badare ai propri alambicchi e che, probabilmente, è causa prima del loro migrare nonché dell'azionamento sincronizzato all'apparir della luna.

Il Metalambicco sembra aver variato alcuni elementi strutturali delle libellule stesse, ciò detto il loro caratteristico "bzz bzz" e "frrr frrr" pare che nulla abbia a che vedere con una qualche forma di linguaggio, seppur anche rudimentale. Non rimane che studiare, con estrema attenzione, il più recente "irp irp", precursore di nuovi scenari.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

08 dicembre 2008

Il matto




"Zero"

Autore: ggrillo.


(clicca l'immagine se non puoi farne a meno)

04 dicembre 2008

La sfida


Sto male.

Tagliati il pizzetto.

Caro, io non ho il pizzetto!

Chi saresti tu?

Gualdrappe, tua moglie.

Vattene, spirito del malaugurio!

Quello stupido flipper ti ucciderà, lo sai?

Impossibile.

Giorno e notte a rimbambirti.

Non è vero, no.

Devi mangiare.

Mangiare?

Mangiare.

Mangiare?

Non ripetere in continuazione ciò che dico.

Allora preparami tre aborti di pollo.

Che dovrei fare?!

Cucinare uova.

Per queste cose c'è il paggio.

Non sei forse tu il paggio?

O cielo, ma TU stai delirando!

Insolente pezzo di somaro!

Hai bisogno di dormire.

Scempiaggini.

E comunque, se proprio devo dirla tutta, non mi ascolti mai.

Quando parlerai d'arte con cognizione di causa, allora, forse...

Ti posso parlare per ore e ore e tu NIENTE.

Via quei pattini, mi rovini il parquet.

E io mi sento sempre più sola. SO-LA!

Chiama la mia peripatetica numero uno.

E chi sarebbe?

Gualdrappe.

Ma caro!

Presto!

Me ne vado.

Ecco, bravo.

A mai più, e non lo dico per dire.

Ah, dimenticavo.

Cosa.

Il tuo travestimento da paggio è pessimo, caro il mio…

Tremo.

Erpes.

Io…

Eh eh.

Vostra Maestà, ma come ha fatto?!

Oh, bazzecole.

Lei è troppo bravo.

Accreditarsi come paggio spacciandosi per regina non basta. Non con me.

Mi dica dove ho sbagliato, DEVO saperlo.

Conosco i miei polli.

Sono allibito.

A proposito.

Di cosa?

Camuffati da paggio, quello vero, e portami uova alla coque.

Spadellare NON è la mia professione!

Ma è il tuo pegno da pagare.

Lei mi umilia.

Intanto levati quella corona dalla testa.

Sì, caro.

Scusa?!

SIRE, volevo dire SIRE.

Mmm.

Vado.

Senza fretta, Erpes.

Allora rallento.

Il volgo reclama un nuovo primato.

Lode a Re Emoacre.

Ping, clack e tinkle!

Posso guardare?

SPARISCI.

Swop!





Swop?

27 novembre 2008

[Enciclopedia]: Antro di Enogastro




Studio e abitazione dell’uomo con la barba più lunga mai vista - spesso portata a spalla da torme di cavalieri senza macchia e occupazione - l’antro venne così denominato a causa dell’antropomanzia, divinazione mediante l’esame degli intestini umani, uno dei numerosi passatempi del saggio Enogastro. Un’attività che fu di certo tra le più praticate dagli alchimisti della prima ora e in particolare da quest’uomo schivo e solitario, che ebbe il coraggio di costruire, a mani nude e senza licenza, la propria magione all’interno di una sequoia plurisecolare di proprietà di Re Emoacre, tanto per dirne una. Proprio in codesto albero vennero vergati i tre tomi che compongono il leggendario volume alchemico; qui si progettò il friggipupille, il franginocche e l’acqua effervescente; sempre qui ora riposa il corpo dello stesso Enogastro, privo di quella testa che smarrì in circostanze note. Isolato e protetto da rovi, oggi l’antro viene tenuto sotto osservazione dalle guardie reali per la presenza di liquidi accumulati durante esperimenti pluridecennali, fluidi infiammabili che possono mettere a repentaglio la vita delle marmotte dirimpettaie e della verzura in genere.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

20 novembre 2008

Vento dal nord


...

Queste folate mi indispongono.

Sire, presto!

E tu chi sei?

La vedetta.

Ah...lla buon'ora.

Voglio morire.

Non dire così.

Dico sul serio.

Non ci pensare.

Mi tagli la testa, la prego!

Neanche per idea.

E perché?!

Ho la spada costipata.

La imploro.

La vita vale la pena di...

Di…?

Non era l'esempio giusto.

Allora quale?

Ora ti spiego.

Sono tutt'orecchi.

Quando hai una corona come la mia che puoi desiderare di più?

Ma Sire, io non posseggo nulla!

Vero.

Eh.

Comunque la risposta era: i tappini di Calumet II.

I tappini?!

Con i volti dei giocatori di pallamaglio.

Io non posso continuare così!

Così come?

Mi guardi.

Pèttinati.

Non mi riferivo al forte vento.

Cos'era quella cosa che è passata?

Dove?

In cielo.

Una pecora, Sire.

Non eran fissate al terreno con lo spago?

Raffiche improvvise hanno...

Dai retta: prenditi un giorno di riposo.

Ma io voglio morire!

Dillo ancora e ti mozzo la lingua.

Mi dispero.

Proibito.

BEEEEEEEEEEE - EEEEEEEEEEEE.

Effetto doppler.

Sire, anche quella era una...

Lasciami indovinare.

Le stiamo perdendo tutte!

CHI lancia le MIE pecore con la fionda?!

Il vento!

Sempre didascalico tu, eh?

Io...

Devi ridere, vedetta, ti fa bene.

Oh, come rido!

Ora basta.

Se lei non mi uccide la insulto, Sire.

Pròvati.

...

...

Non ci riesco.

Ti capisco.

Dice davvero?

Riposati, domani passa tutto.

Anche il vento?

Così ho deciso.

Vado?

Vai.

Allora vado.

Ma poi torna.

Poi torno, sì.

Da bravo.

Riverisco, Sire.

Non c'è di che.

Non ho detto "grazie".

Sei ancora in tempo.

Grazie.

Evvia, per così poco!

...

13 novembre 2008

D.R. 7/41 ter


PAGGIO-OH!

Arrivo schettinando, Sire!

Più veloce, più veloce!

VRRRRR VRRRRRRR!

Frena.

Oplà.

Uno scudo per i tuoi pensieri.

Eccolo.

È fasullo.

Non ho altro.

Mi sembra equo.

Grazie, Sire!

Orsù, parla.

Io penso che...

AH AH!

Ehm.

Ti ascolto.

Che...

Non resisto, eh eh…

... chiunque scriva sia uno scrittore!

GUALDRAPPE, VIENI A SENTIRE!

...e che chiunque dipinga possa dirsi pittore...

Ho le convulsioni.

...e che un musicista, cioè, un artista è...

Sbagliato.

Perché?

Qui nessuno scrive o ghirigora senza il mio permesso.

Quindi nessuno.

Appunto.

Per far fronte all'alto tasso di suicidi?

Bravo.

Non ci avevo mai pensato.

Strano, vero?

Già.

Quanto alla musica c'è un Decreto Reale che parla chiaro.

D.R. 7/41 bis?

Ter.

Gasp.

E anche sob!

Sob, sì.

Come la mettiamo?

Mi ritiro nella mia stanza.

Non dimentichi qualcosa?

Non mi pare, no.

La penna di struzzo.

È un caro ricordo della nonna.

Dà qua.

Arrossisco.

E poi?

Poi cosa?

Lo sai.

L’inchiostro?

Su, da bravo.

I pattini a rotelle no, però.

Quelli puoi tenerli.

Lei è un re buono!

A patto che tu non intinga le ruote nella vernice.

Vado?

Vai.

vrrr...

Con brio!

...RRRRRR...

“Re buono”...



Re!

06 novembre 2008

[Enciclopedia]: Metalambicco




Ubicata al limitar della "foresta dove sempre piove", questa singolare costruzione venne edificata nella notte dei tempi da mastri vetrai turmanni, su progetto del saggio Enogastro.

Il "Gran Consiglio dei Palazzi che Crollano" (GCPC, ora Consiglio di guerra) ne finanziò la realizzazione, ma l'inattesa solidità del Metalambicco provocò una frattura irreversibile nel Gran Consiglio stesso, dove si fece grande uso di torcinasi, chiavinculo e aspiraglobuli.

Tre sono le entrate e ventisette i percorsi, alcuni atti a modificare il corpo e altri, in base a quanto riportato da Enogastro nel volume alchemico che nessuno lesse mai, l'intelletto. Null’altro è dato sapere, visto e considerato che del volume in questione pare non esservi traccia alcuna, nemmeno sotto il letto del vecchio balordo o, tanto per dire, dentro il suo armadio a due ante.

Ora in disuso, il Metalambicco è abitato da libellule elettriche che, meccanicamente alla luce lunare, s’alzano in volo tutte assieme, allontanando, con scintille e frullo d'ali, villici superstiziosi non avvezzi al notturno stridor vetroso.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

03 novembre 2008

Foffo visto da Lucy



"Foffo"

Autrice: Lucy, nipote di Francesca.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

26 ottobre 2008

Gli aspiranti giullari


Guarda quanto sangue.

Vedo.

E ora?

L’onere al paggio.

La chiazza si allarga.

È qui apposta, Gualdrappe.

Per allargarsi?

Per ramazzare.

Caro…

AVANTI IL PROSSIMO!

…prometti di non ucciderne più.

È che mi mettono tristezza.

Ma così rovini il parquet!

Pensa se avessimo la moquette.

Tu vuoi farmi girare il capo.

HO DETTO: AVANTI!

Busso.

Ecco, bravo.

E m’inchino.

Non t’inginocchi?

Sul parquet zuppo di…?

Succo di more.

E quelle teste?

More.

Mi guardano.

Falle ridere.

Plotch!

Ah ah, troppo divertente.

Mi ritengo assunto?

Siamo in un paese libero.

GIUBILO! QUANDO INIZIO? OGGI?

Gualdrappe.

Dimmi caro.

Mi sento come…

Sì?

…se fossi circondato.

Ti prego: no!

Capisci quello che voglio dire?

NO!

“No” cosa? No non capisci oppure no…

Non lo fare.

Poco poco.

Mettila via, ti supplico.

Addirittura mi supplichi.

Risparmialo, PER FAVORE!

Giullare, alzati e vattene.

Grazie, o regina.

VIA!



Donde proviene tutto questo interesse per i buffoni?

Non mi farai ancora storie per una cosa successa chissà quanto tempo fa, vero?

Ieri.

Non era ieri.

Cosa c’è scritto qui?

“Ieri”.

Visto?

Perché non hai letto questo.

Fa vedere.

“Molto tempo fa”.

Guarda cosa scrivo ora.

Non sto nella pelle.

“Prima”.

Non significa nulla.

Però fa ridere.

Insomma.

Dici di no?

Suvvia, non averne a male.

Mi ami?

Come il primo giorno.

Mi gratto la barba.

Giuro.

Quand’era?

Molto tempo fa.

Non ieri?

È scritto qui.

Ma tu hai letto questo?

Fa un po’ vedere…


20 ottobre 2008

Un nuovo pdf del Re, mica grappa e salame!


È pronto il secondo libro del Re: un pdf che alterna dodici dialoghi autoconclusivi a undici illustrazioni. Lo potete liberamente scaricare qui, ma anche da qui (dove è possibile leggere una magnifica recensione di Alba).

Un abbraccio agli autori che hanno contribuito mandando il proprio disegno, un altro a Skiri per la continua promozione, uno ad Alba per le recensioni e un altro ancora a Rael per lo spazio web.

Zàn zàn!

15 ottobre 2008

Vedetta e Re visti da Paolo Raffaelli



"Vedetta e Re"

Autore: Paolo Raffaelli.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

09 ottobre 2008

Re e calamaro visti da Alessia Buffolo



"Re Emoacre e il calamaro gigante"

Autrice: Alessia Buffolo.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

06 ottobre 2008

Devitalizart in mostra a Roma



Carissimi, ieri sera al Circolo degli Artisti si è tenuta la mostra delle opere di Devi. Il nostro amato Re, che stenta a farsi gli affari propri, ha infiltrato una spia di comprovata fede.
Ora, grazie ad una temeraria quanto fulminea azione, tutti quanti possono ammirare la pregiatissima opera esposta in alto a sinistra.



Non resta che complimentarmi con l'autrice e augurarle quel successo che fa smettere di lavorare.

02 ottobre 2008

Forse non tutti sanno che...


...esattamente un anno fa, in una brumosa notte ottobrina, nasceva Re Emoacre: un sovrano illuminato, a detta dei sopravvissuti, nonché il più gran giocatore di rubamazzo di tutta la corte.
A tal proposito il suo segno zodiacale - bilancia ascendente leone - parla chiaro, peccato non aver voglia di starlo ad ascoltare.

Questa la torta preparata da Skiribilla, che ringrazio con tutto il cuore per il continuo supporto.




Non mi resta che porgere al Re il mio più sincero augurio: cento di questi giorni, vecchia carogna!

25 settembre 2008

Re Emoacre va alla guerra


Gualdrappe.

Dimmi, caro.

Ho un regalo per te.

Per me?!

Ecco qua.

Fa un po’ vedere.

Dai, aprilo.

Un olisbo!

Di otto pollici.

Questo significa che parti, Emoacre?

Vado alla guerra.

Contro chi, di grazia?

Non lo so.

Come sarebbe a dire che non lo sai?

L’estrazione è domani.

E no, caro mio!

Che c’è che non va?

Mi pianti in asso con un fallo di cuoio, ecco cosa non va!

Per una volta che mi diverto con gli amici…

Amici un corno! Chiama subito Calumet II.

Per dirgli cosa?

Che non vai.

Questa sì che è bella.

Sai che ti dico?

Sentiamo.

Se non alzi quel ricevitore, da ora in poi potrai prendermi solo con la forza.

Interessante.

Dico sul serio!

E va bene, lo chiamo.



Calumet II?

Sei pronto, Emoacre?

Non posso.

Sono affranto.

Càpita.

Avevo anche truccato l’estrazione…

Chi sarebbe dovuto uscire?

I Vussìti.

Son tutti morti!

Vittoria sicura.

Peccato.

Puoi dirlo forte.

Ho una cosa urgente da sbrigare.



Gualdrappe…

L’hai chiamato?

Certamente.

Ho sventato un’inutile carneficina.

Inutile, sì.

Sono proprio contenta.

Ti prendo con la forza.

Non vedo l’ora.

Lo so.

18 settembre 2008

Tremor di terra turmanna




Soldati thereministi!

TUTTI PRESENTI, RE EMOACRE.

Aprite la finestra.

FATTO.

Presto, un volontario!



Uno solo.



È per una missione delicata.



Suicida.

IO, NO IO, SCELGA ME, VI SGOMITO GLI ZIGOMI, FATE LARGO, PRESENTE!

Tu, coi favoriti cotonati, vieni qui.

Grazie, sire.

Gli altri sciamino fuori.

CHE FORTUNA QUELLO, HAI SENTITO IL RE?, FRUTTA SECCA E CIOCCOLATO, AL LIMITE UNA TROMBA VUSSÌTA…

Ho detto: fuori!



Dov’eravamo rimasti?

A “missione suicida”.

Appunto.

Non vedo l’ora.

Conquisteremo la Turmannìa.

Io e lei?

Sei spiritoso.

Eh eh.

Codesto è il compito che fa per te.

Son pronto alla morte.

Suonerai un gigantesco theremin nel territorio nemico.

E poi?

Le onde sonore spazzeranno via edifici ed esseri umani.

Umani, dice?

Per quanto possano essere umani i Turmanni.

Ah ecco.

E così, ah ah…

Cosa?

…riprenderò possesso della mia collezione di biglie rosse.

Come portiamo un “gigantesco” theremin fin laggiù?

C’è già.

Dimensioni?

Quelle di un grattacielo.

Un grattacielo piccolo o uno grande?

Grande.

Come abbiamo fatto, sire?

Merito di Erpes.

Non avevo dubbi.

Ha camuffato lo strumento musicale da…

Grattacielo?

Da grattacielo, sì.

Dov’è Erpes?

Tra noi da qualche parte.

E io come lo suono?

Erpes?

Il theremin.

Con l’uso di protesi.

Ottimo.

Col permesso di Calumet II transiteremo sul suo territorio per invadere il nemico stremato.

Ma così suonando non moriranno anche le popolazioni limitrofe?

Per esempio?

Quella del sultano nostro alleato.

Tappi per le orecchie per tutti, somaro thereminista.

Soldato.

Quello che ho detto.

Verità.

Il tuo nome?

Teremin.

Senz’acca sta male.

Me ne scuso.

Sono senza parole.



Vedetta, che fai sulle mura del castello?

Seguo la battaglia.

Non si vede nulla da qui.

Forza dell’abitudine.

Ti piace la musica?

Molto.

E questa?

Più che mai.

Anch’io l’adoro.

Che coincidenza!

Flic e floc?

Flic.

Floc.

Pazienza.

Ascolta, vedetta.

Laggiù stanno crepando male!

Triste, vero?

Molto.

Il motivo musicale intendo.

Anche quello, sì.

Lo compose il mio bisnonno.

Non mi sento tanto bene.

Vorrei vedere.

A cosa potrebbe esser dovuto?

Il tremor della terra rovina la melodia.

Dev’essere questo il motivo.

No, il motivo è nell’aria.

Io…

Che tu lo voglia o no.

Concordo.

Lo so.

15 settembre 2008

[Enciclopedia]: Gatto


Gatto:
bestia di scarsa utilità, se si eccettua il dispensar Gualdrappe dal timor panico del ratto.


Annotazioni
:

  1. Se, tenendolo per la coda, lo si immerge nella vernice blu, la bestia mira ad azzannare il braccio (destro se lo si afferra con la mano destra, sinistro in tutti gli altri casi). Nella vernice rossa graffia, nella gialla emana cattivi odori, nell’arancione artiglia e fete, nella viola morde e zampa, della nera non si sa.
  2. Durante la Grande Epidemia, quando i gatti vennero colpiti da depressione, Enogastro riscontrò una contrazione della pupilla e bile nerissima nella cistifellea dilatata.
  3. Durante la Grande Depressione, quando i gatti vennero colpiti da epidemia, Enogastro era in montagna e non rilevò un bel nulla, 'sto somaro.
  4. Altro non v’è da dir sul gatto che non sia già stato detto.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

08 settembre 2008

La corsa dei sacchi


Pronto?

Emoacre?

In persona.

Ti sono arrivate le mie mutande?

Le sto annusando proprio ora.

Come sei romantico.

Gualdrappe.

Dimmi, caro.

Quando torni?

Presto.

Sento che sto per impazzire.

Farò il possibile, promesso.

Per venire da me o per restare dove sei?

Non cominciare coi soliti discorsi.

Mi chiedo cosa debba fare laggiù che non puoi fare qui.

Un mucchio di cose.

Per esempio?

La corsa dei sacchi.

Eh?!

Hai capito bene.

Non comprendo questo tuo interesse per l’arte contemporanea.

Tutta l’arte è contemporanea a chi ne beneficia.

Ti manco?

Molto.

Vuoi che ti spedisca i miei boxer?

Quelli a puarini rossi?

Sì, quelli.

Non mi sembra il caso.

Non avrai un altro, vero?

Oh, smettila!

Se non fosse per la sbobba di Enogastro mi preoccuperei.

Non so di cosa tu stia parlando.

M’è venuta un’idea formidabile.

Temo tu voglia dirmela.

Da oggi tolgo la proibizione ai sacchi di juta.

Oggi?

In questo istante.

Terrò presente.

Certo corro un rischio grosso…

Non capisco quale.

Per via dei rapimenti e dei furti: il sacco si presta.

Non sono diminuiti da quando ne hai proibito la circolazione.

Ma io mi sento più tranquillo.

Tranquillo? Nessuno osa toccarti niente!

Tranquillo… si fa per dire. Diciamo che non m’importa un beneamato mazzapicchio.

Ora mi torna.

Lo faccio per i sudditi.

Mi prendi per le natiche?

Magari.

Suvvia, smettila.

Dico davvero.

Da quando ti importa dei sudditi?

Dicevo per dire, si chiama arte di persuadere le persone.

Ti stai allenando con me?

Se convinco te convinco tutti.

Che te ne fai della persuasione quando i tuoi sottoposti saltano come marionette ad ogni tuo comando?

Oggi mi son svegliato strano.

Tutta colpa della musica che ascolti.

Cos’ha che non va?

Dicono che quello strumento distrugga le cellule cerebrali.

Il theremin?

Quello.

Bagole! Fole! Fanfaluche! Baggianate!

Non urlare, ho capito.

Posso continuare, se vuoi.

Emoacre.

Dimmi.

Devi andare più spesso al lupanare.

Eh.

E vedrai che sarò a casa prima di quanto tu creda.

Promesso?

Promesso.

Senti.

Ti ascolto.

Come hai detto che si chiama il tuo amante?

Click.

Gran brutto nome.



Non c’è che dire.

04 settembre 2008

Regina e re visti da devitalizart



"Gualdrappe & Emoacre"

Autrice: devitalizart.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

01 settembre 2008

[Enciclopedia]: Alberonodo



Alberonodo:

detto anche “Stranguglione” o “Groppingola”.

Situato al centro dei giardini del castello, l’Alberonodo si distingue per la totale assenza delle tre F - foglie, frutti e fiori - e per la curiosa caratteristica che dà il nome all’albero stesso (vedi figura).


Annotazioni:

1- Enogastro vi si addormentò appoggiato al tronco e il mattino seguente lamentò problemi di cervicale.

2- Durante il famoso blitz delle corde saponate, resse il peso di 7 (diconsi sette!) sacerdoti.

3- Se gli parli non risponde. Se ti risponde, ma non hai formulato domanda alcuna, interrompere l’assunzione di Idromele plus (vedi voce correlata) oppure raddoppiarne la dose.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

28 agosto 2008

Mai più senza


L'irresistibile slideshow di Re Emoacre:


25 agosto 2008

Ossobuco cane Bracco




Ordunque la morale è…

Me la dica, per favore!

La vuoi davvero sapere?

Non resisto, sire.

Ossobuco cane Bracco.

Ah.

Sempre mi son chiesto che volesse dire…

Mi smeningio.

…quel mammalucco di mio nonno.

Sire, credo che non vuole dire niente.

Mi sanguinano le orecchie.

Perché mai?

I congiuntivi, pezzo di somaro!

Sono solo un povero paggio, io.

Sai, quando ero piccolo…

Lei piccolo?!

Non sono stato sempre così, come ora.

Ah no?

No.

Tremo dall’emozione.

Ti capisco.

E le lagrime mi rigano il volto.

Dicevo, quando ero piccolo…

Portava già la corona?

Un’altra interruzione e ti piallo un femore.

Uno a caso?

Fammi pensare.

Preferirei non saperlo.

Meglio per te.

Non vedo l’ora di ascoltare la fine.

Continuo?

Zot lo voglia.

Dov’ero rimasto?

A “piccolo”.

Ah già.



Da piccolo pensavo che tutto mi fosse dovuto.

E invece?

Invece cosa?

Quando si è accorto dell’errore?

Errore?!

Sì.

Vada pel femore destro.

Pietà!

Scordatela.

Devo servire il pranzo.

Accordata.

Ricapitolando: da piccolo aveva ragione e ora…

Anche ora.

Senza dubbio alcuno.

Tu stai cercando di innervosirmi.

Lungi da me.

Il sole splende, l’asfalto cinguetta e tu miri a farmi saltare la mosca al naso.

Giuro che no.

Non volontariamente.



Lo sai che un famoso psicanalista dice che…

Cosa dice?

Non capiresti.

Penso di no.

Continuo la storia?

Giubilo.

Un bel dì il nonno mi disse…

Portava la barba anche lui?



Come non detto.

Disse, testuali parole: “Tu pensi che tutto ti sia dovuto e invece…”

Invece?…

“…ossobuco cane Bracco”.

Ho i brividi.

Che, a voler ben vedere, potrebbe essere la morale del nostro ciarlare.

Sono cose che fanno pensare.

Non prima di mettersi a tavola.

Apparecchio?

Prima di subito.

Corro!

Ancora per poco, paggio.



Ancora per poco.

24 agosto 2008

Il re è tornato!



Un grazie a Daniele Mocci per il trofeo.

07 luglio 2008

Il re va in ferie (e io con lui)

Il re sostiene faccia troppo caldo per rimanere in città.
E quindi mi porta in vacanza al fresco.
Spero si riferisca alla montagna.

Il blog chiude e riapre a fine agosto.
La mia e-mail, invece, rimane sempre aperta.
Risponderò appena mi sarà possibile, al mio rientro, a fine luglio.

Buone cose a tutti.

04 luglio 2008

Re Emoacre e il calamaro gigante




ALLARME!

Codesta voce mi ricorda...

Sire!…

…la mia prode vedetta.

Mi scuso d’averla svegliata.

Ma prego.

Una forza di inaudita violenza si è scatenata al largo.

Largo Emoacre?

Non in città, no.

E allora dove.

Un calamaro gigante terrorizza i nostri mari!

Per la mia barbazza! E come si chiama?

Chi?

Il calamaro.

Non mi sembra importante.

Potrebbe esserlo.

Attacca le navi in transito…

Ma tu guarda.

…e uccide donne e bambini sulla spiaggia!

Senza il mio permesso?

Incredibile, vero?

Autorizzalo.

Sire…

Scherzavo.

Provo sollievo.

Passi per i bambini, ma le donne…

Le faccio strada.

Rimango qui.

Ma siamo in pericolo!…

Trascina il mollusco al mio cospetto.

Da solo non posso.

Nel mentre gli preparo un discorso a quattro palmenti.

Occhi.

Ah, già... occhi.

Mi permetto di farle notare che…

Cosa.

…i calamari non parlano.

Corri!

È un cefalopode di cinque metri, io non riesco a…

Obiezione respinta.

Non era un’obiezione.

Volevo dire abiezione.

Non capisco.

Certo che no.

Le porgo la tunica?

Quella blu.

Ecco.

Porto anche il forno a microonde?…

Moriremo tutti, lo sento.

…mi sembra un’idea eccelsa.

Morire?

Il forno, somaro.

Eccelsa, di sicuro.

E anche l’arpione d’amianto.

Come potrebbe mancare!

Il più è fatto.

Senza alcun dubbio.

Quasi quasi torno a dormire.



Calamaro a tribordo! Drizza di randa! Cala la nassa! Apri la fossa! Frulla la scocca! Trinca la tinca!

Sire, gli ordini non sono chiari.

Dicevo cose a caso, capo mozzo.

Poetiche direi.

Porto la tunica di seta a codesto fine.

Che faccio?

E io che ne so.

Andiamo dritto?

Abborda il polpo e tienti pronto col forchettone.

L’arpione cancerogeno?

Quello.



O calamaro, che vai combinando?

SPRUZZO INCHIOSTRO NERO.

Che ti spinge a chiazzarmi il mare?

INSODDISFAZIONE.

L’infelicità è peggio.

NON CONOSCO.

Dovresti leggere più quotidiani.

NON TEMO LE ROVINE.

Non erediterai il mondo.

DELLA TERRA NON MI IMPORTA.

Ascolta...

SONO QUI.

…laggiù c’è quel cornutone di Calumet II.

ONDE PER CUI?

Nuota finché brezza ti accarezza.

NON VEDO VANTAGGI.

Ti risparmio fastidiose file dal medico.

DUNQUE È CODESTA L’INFELICITÀ?

Di questo stiamo parlando.

AGITAZIONE.

Mi schizzi la tunica.

SMETTO.

Và nel mare del sultano e rompigli le conchiglie.

PERCHÈ?

È un mio alleato.

ALLORA VADO.

Sei più saggio di tutti i miei soldati messi assieme.

RIVERISCO.

Il tuo nome?

BAP TIZUM.

Me lo segno.

SWOSSSSCH!!!

Affogo.



Ho cambiato idea.

01 luglio 2008

Foffo visto da Francesca



"Foffo, cane viaggiatore"

Autrice: Francesca.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

28 giugno 2008

Gualdrappe vista da Manu



"Gualdrappe"

Autore: Manu.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

25 giugno 2008

L'invenzione


Sire.

Eh.

Chiedo di essere ricevuto.

Accomodati.

Grazie.

È sempre un piacere vederti.

Mi inchino.

Come hai detto che ti chiami?

Non l’ho detto.

Dillo.

Frollo.

Il nuovo giullare?

No, sire.

Allora cosa.

Inventore.

In quale campo?

Non saprei.

Bellico?

Non proprio.

Faccio tardi al torneo di freccette.

Beh…

Beh non è un campo.

Un po’ tutti, ecco...

Dicono che la conoscenza non abbia confini.

È così.

Fanfaluche!

Ne convengo.

Bravo coso.

Frollo.

Frollo, sì.

Sono qui per mostrarle…

Fammi indovinare…

Prego.

Un’invenzione.

Mi ha letto nel pensiero!

Già.

Eccola.

Non sto nella pelle.

Un simulatore di volo.

Sembrano zanzare morte dentro una sfera di vetro bucata.

Lo sono.

Ma tu guarda…

Se soffio nella sfera…

…le zanzare volano.

Esatto.

Facciamo una prova…

SBUFFFFF!

…indossa quegli abiti colorati.

Quelli laggiù?

Sicuro.

Ma sire…

Sbrigati.

Anche il cappello coi sonagli?

Soprattutto quello.

Non mi sento a mio agio.

Fatti vedere.

Non riuscirò a far ridere nessuno.

Non volontariamente.

Io...

Assunto.

Cosa?!!

La corte ti aspetta per cena.

Mi oppongo!

Inutile.

Così agghindato sono patetico!

Non dimenticare la sfera.

La mia vita non ha più senso.

Tu sei un buffone nato, lasciatelo dire.

Prendo la rincorsa e…

Apro la finestra.

…mi lancio nel vuoto.

Concesso.

Abbasso la monarchia!

Per la mia barbazza!…



…mi si è stinto il pigiama.

21 giugno 2008

I Re Magi visti da P.



"Me, Ba e Kaspar Hauser"

Autore: Paolo.


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18 giugno 2008

Gualdrappe vista da Claudio



"Gualdrappe"

Autore: Claudio.


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15 giugno 2008

Re Emoacre Vs Re Emoacre


Cedi il passo.

Neanche per idea.

Questa poi...

Sono nel mio regno!

IO sono nel mio regno.

Devo ridere?

Non ho sconfinato.

Io nemmeno.

Invece sì.

Dovresti cedermi il passo a prescindere…

Mi sparpaglio dal ridere.

…visto che sono re Emoacre.

Impostore! IO sono re Emoacre.

Erpes, smettila di scherzare.

Mi ritengo offeso.

La mia pazienza ha un limite.

La mia è già finita.

Scendi da cavallo se hai le orecchie per farlo.

Bene, e ora?

Ti calpesto col mio equino.

Lo vedi questo?

Sì.

PIM PUM PAM!

Per la mia barbazza! Cos’è?

Il mio zaino portasberle.

Ti spezzo le cornee.

E io ti succhio il midollo spinale.

E io…

Tu cosa?…

Và a quel paese.

Basta con questa pantomima.

Sono d’accordo.

Mi levo il travestimento.

Erpes!

In persona, mio re.

Eri come un figlio per me.

Sire, io…

Sette immersioni nella teriaca nera.

Sarebbe?!

Vetriolo.

No, il vetriolo no.

Allora getto la maschera pure io.

Dai.

Detto e fatto.

Com’è possibile?!

Che cosa?

NON PUOI ESSERE ERPES ANCHE TU!

Piacere di conoscerti.

Ah ah, sei troppo forte…

…ma non quanto te, ah ah.

Basta ridere: ricomponiamoci.

È proprio necessario?


Sì, lo è.

12 giugno 2008

L'antro di Enogastro visto da Skiribilla



"L'antro di Enogastro"

Autrice: Skiribilla.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

08 giugno 2008

Il giullare visto da Lele Corvi



"Il giullare Emoacre"

Autore: Lele Corvi.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

04 giugno 2008

Foffo


A che pensi, vedetta?

A niente, sire.

A me puoi dirlo.

Alla morte.

Ti capita spesso?

Solo quando lavoro.

Tu lavori sempre.

Giorno e notte.

Brava la mia vedetta.

Lei non pensa mai…

Al lavoro?

No, alla morte.

In genere?

In particolare.

A quella altrui.

Alla sua no?

Alla sua di chi?

Di lei.

Della regina?

Di lei, sire.

Io non muoio mai.

Che stupido non averci pensato.

A quest’ora saresti generale.

E le progressioni verticali?

Di che parli?

Del concorso.

Qui non si fanno concorsi...

Girano voci di corridoio…

…dai tempi del mio trisavolo.

Ci speravo.

Vedrai che prima o poi arriva.

Una selezione?

Naturale.

Mi manca il giullare.

A me manca il cane Foffo.

Mi dispiace, sire.

Non ci pensare.

Torno a scrutare le tenebre.

Ah, che animale meraviglioso!

Foffo?

Mi faceva sempre un sacco di feste.

Ne ho un ricordo vago.

Conosceva sette lingue.

Quali?

La tua più altre sei.

Urca.

Lui sì che meritava di diventare generale.

Pace all’anima sua.

Tu sei ossessionato.

Perché?

Non è per niente morto!

Io non volevo urt…

Gira pel mondo ad imparar idiomi.

Sono desolato.

Guarda l’orizzonte che è meglio.

Agli ordini.

Vado a scrivergli.

A chi?



Capito, guardo l’orizzonte.

Ma che bravo che sei.

Grazie sire.

Non c’è di che.

01 giugno 2008

Il re di Ghetto



"Idromele plus"

Autore: Ghetto.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

29 maggio 2008

Erpes visto da Alba



"Un riuscito travestimento di Erpes"

Autrice: Alba.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

28 maggio 2008

PLIM PLOM (Comunicato n. 2)

Udite udite!
da oggi parte la seconda strepitosa iniziativa “Disegna qualcosa e vinci una pacca sulla spalla”. Questa volta la grande novità è il premio succulento: potrete decidere su quale delle due riceverlo.

Siete TUTTI (anche tu che fai lo gnorri) invitati a spedire le vostre opere che ritraggono uno qualsiasi dei personaggi delle avventure del re, a rappresentare una scena o ad abbozzare un oggetto balzano. Le regole sono le stesse del comunicato precedente, ma chi ha già ritratto il re è invitato a cambiare soggetto, chi la regina anche, chi i Vussìti pure, chi non ha mai ritratto niente ha la mia disapprovazione per almeno tre minuti (consecutivi).

Altra notizia: dal 20 maggio scorso i dialoghi autoconclusivi sono taggati con le etichette "pre" e "post" a seconda che avvengano prima o dopo l'unica avventura completa: "Il caso Gualdrappe". I nuovi dialoghi saranno sempre più indipendenti dall’avventura appena menzionata, affinchè possano essere compresi senza dover leggere quanto scritto fino ad oggi.

Mi inchino e mi congedo.
Un abbraccio a tutti.

25 maggio 2008

Re Emoacre contro i Re Magi


Sire!

Che vuoi, paggio.

Nulla.

Benissimo.

Perché?

È ciò che avrai.

Volevo comunicarle che…

Sentiamo.

…arrivano i magi.

Chi?!

Sono astrologi, scrutano le stelle.

E le stelle che dicono?

Non saprei.

Accoglili con tutti gli onori.

Chiamo il boia.

Ti par codesto il modo di trattare gli ospiti?

Sire, io credevo...

Sbagliavi.

Li faccio entrare.

Presto!



RE EMOACRE, VENIAMO IN PACE.

Non ho capito.

PACE.

Chi vi ha sciolto?

SIAM RE MAGI.

Sovrani?! E di che?…

VENIAM PEL RE CHE È NATO.

Siete in ritardo di oltre mezzo secolo.

SCORGEMMO IN CIELO LA SUA STELLA E…

Una curiosità.

ANCHE DUE.

Chi vi scrive i testi?

GIULIO.

Il pizzaiolo?

LUI.

Favorite i doni.

PREGO.

Sono già scartati!

ORO.

Requisito.

INCENSO.

Al lupanare.

MIRRA.

Figlia di Cecri?

PROFUMA.

Al lupanare anche lei.

MA… RE EMOACRE!

Vi sembran doni regali?

DONI DEGNI DI UN RE, SÌ.

In guardia, felloni!

NON SIAMO ARMATI.

I vostri nomi?

PRESTO DETTI.

Uno alla volta.

Me...

Via la testa!

Ba…

Fuori due!



E il tuo?

Il mio cosa?

Nome.

Kaspar Hauser.

Provo pietà.

Alzo i tacchi.

Ho testè cambiato idea.

Allora muoio.

Puntuale, questa volta.

20 maggio 2008

Il sale burbùro


Testa o croce?

Detto da te non suona bene.

Suona benissimo.

A te l’onore di iniziare.

Giusto. Dopotutto sono il re, Enogastro.

Vero.

Ammoniaco.

Acido del borace.

Sedativo mercuriale.

Muriatico.

Mirabile.



Colpito e affondato.

Neanche per idea: di zinco.

Di zinco?!

Esatto.

Mai sentito niente del genere.

Sarebbe: “cloruro di zinco caustico”, Emoacre.

Pura invenzione.

Serve per la conservazione dei cadaveri.

Ah.

Tocca a te.



Uno, due…

Teriaca nera.

Hai perso.

Perché?

Non è un sale.

Sì, lo è.

Per sale s’intende una sostanza solida, incolore, sapida e cristallizzabile.

La teriaca nera non è…?

No.

Quasi.

Neanche.

Cambio termine, Enogastro.

Non puoi.

Posso.

E va bene, ma solo per questa volta.



Ordunque?…

Burbùro.

Eh?!

È un tipo particolare di...

Non esiste.

Sulla mia enciclopedia c’è.

Grazie al piffero, l’hai scritta tu.

Non esistono fonti più autorevoli.

Il mio volume di alchimia suddiviso in tre tomi è una fonte più autorevole.

Non sapevo ne avessi scritto uno.

Eppure…

Dove lo tieni?

Non provare a toccarlo!

Suvvia, solo un’occhiata veloce!

Piuttosto morto.

Sia mai.

Arrenditi: uno a zero per me.

Ti rompo gli alambicchi.

Possiamo cambiare gioco se questo ti indispone.

Bussano.

Non aspetto nessuno.

Allora non apriamo.

Certo che no.

Enogastro, sfondano la porta.

Chi va là?

IL VOLGO.

Donde sbucano forconi e roncole?!

“GRANDI SALDI” AL SUPERMARKET.

Vi sembra codesto il modo di entrare nella mia umile magione?

SIAM VENUTI PER IL RE.

Vengono per te, Emoacre.

Dev’esserci uno scambio di persona.

Non credo, hanno detto: re.

Me?

Così pare.

Gli parlo io.

Dai.

Volgo!

EH.

Come osate disturbar il mio trastullo?!

ENTRIAMO TUTTI, DAI.

Non ci state tutti quanti!

CI STIAMO ECCOME.

Ci stanno eccome, Enogastro.

Non respiro.

Siete qui per?…

TAGLIARTI IL CAPO.

Fuori subito.

SOLO A LAVORO FINITO.

È un ordine!

ALLORA USCIAMO.

Bravi.

OMAGGI ALLA REGINA.

Mi chiedo come fai, Emoacre.

Inezie.

Dico davvero.

Basta dire “è un ordine” seguito da un punto esclamativo.

A proposito di punti, dove eravamo rimasti?

Sostenevi che avessi perso.

Tu?!

Io.

Mi sbagliavo.

Allora tocca a te.

Un attimo.

Scade il tempo.

Rupestre!

Policresto.

Salicone.

Vorintivo.

Nitroso.

Burbùro.



Qualcosa non va?

Abbandono il campo, re Emoacre.

Sei saggio.

Questo spiffero nella schiena mi uccide.

Molto, molto saggio.

Lo so.

15 maggio 2008

Il discorso retorico


Sire, non per fare un discorso retorico ma…

Frena la favella.

Perché mai?

Sbadiglio.

Anch’io mi annoio.

E tu chi saresti?

Malassenzio.

Ma non eri morto?

Certo che no.

Metterei la mano sul fuoco.

Eppure sono qui, davanti a lei.

Che cosa curiosa.

Non lo è, no.

Io dico di sì.

Sono d’accordo.

Perché ti annoi?

Non ho mai niente da fare, sire.

Pulisci per terra.

Ecco fatto.

Lava i vetri.

Et voilà.

Flessioni.

Op! Op!

Settantacinque.

Su una mano sola.

Sei bravo…

…e veloce.

Dopotutto non dovevo ammazzarti.

Credo che lei si confonda con qualcun altro, mio re.

Dici?

Ne sono certo!

Questo non significa nulla.

Forse un mio omonimo?

Donde proviene la tua voce?

Prego?

Parla, ch’io ti possa sentire.

Che debbo dire?

Riprendi il discorso di poc’anzi.

Comincio.

Fermo.

Perché?

Avverto la presenza di un ventriloquo.

Siamo soli.

SONO solo.

Forse è meglio che me ne vada.

Ma no, resta.

I brividi mi scuotono.

Non v’è ragione.

La paura mi assale.

Sei in una botte di ferro.

Davvero?

Giurin giuretta.

Ho una proposta, sire.

Quale.

Decapitiamo qualcuno.

Motivo?

Per ingannare il tempo.

Chi dovremmo decapitare?

Uno a caso.

Tu.

L'estrazione non era regolare.

Sei il primo che mi è venuto in mente.

Proviamo di nuovo.

Tu.

Ancora una volta.

Sempre tu.

E va bene, allora io.

Quel che è giusto è giusto.

Dunque la mia morte è inevitabile?

Così pare.

Accetto questo mio destino…

…al servizio delle mie grasse risate.

Porgo la testa…

Oh, come me la rido.

…e rotolo via.

Discorso chiuso.


10 maggio 2008

La regina eccetera eccetera


Emoacre.

Non ci sono.

Eppure ti vedo.

Forse cercavi Emocore.

Cercavo te, amore.

Sto scrivendo.

Una lettera indirizzata a me?

La mia enciclopedia.

Ti aiuto.

Sono ancora in grado di reggere una penna di struzzo, sai?

Non intendevo dire che sei vecchio ma…

Ti sembro vecchio, Gualdrappe?

…che potresti aver bisogno di un punto di vista differente.

Femminile.

Esatto.

Scordatelo.

Pensa all’effetto che avrà sui sudditi: diranno che re Emoacre è un sovrano illuminato…

Lo dicono già.

…e magnanimo.

I miei sudditi vogliono essere bastonati…

Credono di volerlo essere…

…non certo mettersi a leggere la MIA enciclopedia.

…ma è solo perché non conoscono altro che la verga!

E poi, guarda, qui sul frontespizio c’è scritto: “L’Enciclopedia di Re Emoacre”. Punto.

Basta aggiungere: “e della Regina Gualdrappe”.

Perde il ritmo.

No, è altisonante.

Ne sei convinta?

Puoi scommetterci lo scettro.

Mi piace quando sei così…

Ambiziosa?

…nuda.

Oh, che sbadata!

Davvero pensi che dovrei aggiungere: “e della regina eccetera eccetera”?

Gualdrappe.

Cosa.

“…della Regina Gualdrappe.”

Tu.

Io.

Ah.

Scrivilo subito.

Ho finito l’inchiostro.

Simpatico.

Proprio quello.

Non ti sono mancata nemmeno un poco?

Vedevo le tue natiche dappertutto.

E che facevi?

Giorno e notte al lupanare.

Che caro.

Il record al flipper è fermo…

…al giorno della mia fuga?

…alla data della tua partenza, sì.

A che punto sei con l’enciclopedia?

Sto risistemando le voci della E.

Fa un po’ vedere.

Ti faccio un esempio a caso.

Dai.

“Emoacre, Re: IO”.

Utile.

Con Erpes in giro meglio mettere nero su bianco.

Anch’io potrei confondermi?

Non finchè sarò al tuo fianco.

Ma…

Certo che una cintura di castità, passami il termine, non sarebbe una brutta idea.

Aumenta la sudorazione.

Previene le malattie infettive.

Non ti fidi del tuo uomo, come dire, più fidato?

Chi?

Erpes.

No.

Davvero?!

Quello è un matto vero: pensa di essere il più intelligente di tutti.

E invece?…

IO sono il più intelligente di tutti!

Baciami subito.

Comunque non sono vecchio.

Certo che no.

Giusto per chiarire.

Smettila di parlare.

Mi avvicino un po’.





Uh!

Uh.

05 maggio 2008

Il dono


È permesso?…

Neanche per idea.

Sire, è importante.

Allora bussa.

Busso.

Più forte.

Così?

CHI mi disturba nell’ora ics?!

Sono il paggio.

Ah.

Le ho già detto che è importante?

Ti ripeti.

Ma lo è per davvero!

Non credo proprio.

Chiedo il permesso di entrare.

Negato.

Sire…

Sto battendo il record al flipper, sandracca!

Reco un dono.

Entra, oramai ho perso la concentrazione.

Mi cospargo il capo di cenere.

Non sul tappeto con i ghirigori.

E qui?…

Molto meglio.

Ecco il pacco col fiocco.

È uno scherzo?

Non saprei.

Scarta.

Una spada!…

Storta.

La manda il sultano Calumet II.

Ciarpame.

A me sembra bella.

Chiamalo.

Non conosco il numero.

7.987.654.

Non risponde.

Sono i punti totalizzati con una sola pallina, somaro.

Mi servirebbe il numero di telefono, sire.

Componi a caso...

Chiudo gli occhi.

…e passami la cornetta.

Prego.



Pronto?

Calumet II?…

Re Emoacre, è sempre un piacere sentirti.

Parlo da solo per lo stesso motivo.

Ricevuto l’omaggio?

Non ho ricevuto omaggio alcuno.

La scimitarra…

La che cosa?!

È una spada.

Alquanto difettosa.

Allora ti è arrivata!

La sta aggiustando il fabbro.

Ma… è molto preziosa!

Da quando la PLASTICA è molto preziosa?

Non è di plastica.

Sì, ma non ci taglio nemmeno il prosciutto.

E qui casca l’asino…

Mi riferivo al maiale.

Pulisco il ricevitore.

Sai, quell’animale con la coda a cavatappi...

Se non fossimo alleati ti attaccherei.

Tautologico, direi.

Ieri ho decapitato 70 sudditi con una scimitarra…

Io 85 a mani nude.

…e altri 97 con uno spremiagrumi.

Mandami lo spremiagrumi.

Non posso.

Sei sicuro che non fosse Erpes?

Chi?!

Lo spremiagrumi.

Intendo: chi sarebbe questo Erpes?

Un brav’uomo.

Non lo conosco.

Nessuno lo conosce, tranne…

Tranne?…

Nessuno.

Il destino del mio regalo?

Al museo delle cianfrusaglie.

Penso che ti attaccherò.

Prima io: click.



Ah ah, ci casca sempre.

Mi sto rotolando.

Basta ridere, paggio…

Ora sono serio.

…mi attende un nuovo record.

Posso guardare?

Ha qualcosa a che vedere col sesso?

Non so di cosa stia parlando…

Lo sospettavo. Comunque la risposta è…

Grazie, sire.

…no.

I miei omaggi.

Sento che stai per farmi un regalo vero.

Capito: me ne vado.

Ma che bravo.

...

La porta…

11 aprile 2008

Passato, presente e futuro

Ebbene sì,
Il caso Gualdrappe, storia in 12 puntate, è giunto al termine.
La potete scaricare in formato pdf QUI (da archive.org). Il testo della versione in pdf è stato rivisto, corretto e alternato ai disegni pervenuti al mio account di posta. A tal proposito intendo porgere il mio ringraziamento a tutti coloro che mi hanno spedito i propri lavori, a chi ha avuto la pazienza di seguirmi fino alla fine, a chi mi ha detto bravo, a chi ha evitato di prendermi in giro, ma anche e soprattutto a Skiribilla e Fabrizio per la pubblicità che hanno dato all’iniziativa: “Hey tu!” (vedi comunicato).
Ultimo, ma non per ultimo, un grazie a Francesca per essere stata la prima a dirmi: “Disegnare il re? Ci sto di brutto!”.

Detto questo, devo aggiungere che: finita la storia il blog NON chiude.
Ci speravate, eh? E invece no.

Il sottoscritto si prende qualche giorno di pausa e tornerà a farsi vivo, salvo deprecabili imprevisti, a maggio con fenomenali dialoghi che vedranno protagonisti i personaggi che già conoscete (per non dire di quelli che non conosco neppure io).

Spero di non aver dimenticato nulla: le chiavi le ho, le pastiglie di Idromele plus anche, il gas l’ho chiuso... vado.

Grazie.

10 aprile 2008

La fine


Gualdrappe…

Lasciami stare.

Andiamo.

Neanche per idea.

Ci stanno aspettando.

Aspettano te.

Non farmi adirare.

Se devo fare la reclusa allora preferisco rimanere in cella.

Ma tu non sei in cella!

Allora dimmi che fanno i tuoi uomini, armati fino alle orecchie, qua fuori.

Presidiano.

Presidiano me!

Ci sarà un motivo…

Vorrei proprio saperlo, Emoacre.

Sei già fuggita una volta.

Non accadrà più.

Non ti credo.

Sono troppo stanca.

Bevi questo.

Cos’è?

Un ricostituente.

Fandonie.

BEVILO, HO DETTO!

Sennò?

Per te saranno guai.

Mi minacci? TU mi minacci?!

Non ci sono che io qui.

AH SÌ?!

Proprio così.

Allora bevo.

Tieni.

È yogurt.

Quest’altro.

Malodora.

L’ha fatto Enogastro con le sue mani raggrinzite…

Sento che ne morirò.

…prima che le smarrisse.

Non mi fai ridere.

Pazienza.

La mia!

Ingurgita.

Glup.

Tutto.

Tan-glup!

Bene.

Quanto mi resta?

Una vita intera.

Santo cielo.

Ti abituerai.

Ma lo sai quanto ti amo?

Tanto?

Indovinato.

Quel vecchio caprone ne sa una più di Erpes.

Liberami i polsi, per favore.

No, ti preferisco così.

Anch’io ti amo così.

Lo vedo.

Andiamo, ma…

Niente ma.

…andiamo piano, per favore.

Appoggiati a me.

Piango.

Perché?

Tu sei la persona più altruista che conosca.

Lo sospettavo da tempo.

So che lo sai.

Ti prometto che cambierò in meglio.



Sudditi!

EH.

Riassumo per i più distratti.

TI ASCOLTIAMO.

I Vussìti sono stati sconfitti per sempre.

EVVIVA RE EMOACRE!

I seguaci del Dio Zot garriscono come bandiere al vento.

YUPPI DU!

La monarchia illuminata è salva.

TRULLALLÀ!

Al flipper gioco solo io.

Sire!

Dimmi, paggio.

Un telegramma piumato di...

ERPES?

Proprio lui.

Ah ah, sapevo che non era morto!

Leggo?

Ad alta voce, che sentano tutti.

SONO MORTO.



Sire…



Si sente bene, sire?

Possiamo mettere la parola fine.

A lei l’onere.

Fine.

EVVIVA IL RE!

Ho detto… FINE.

TRIPLO URRÀ!

Un’altra parola e vi azzoppo tutti quanti.



Oh!

…zitt zitt quatt quatt…

FINE.

05 aprile 2008

Fuochi nella notte


VEDETTA!

Orp.

Dormivi?

Che spavento.

Dicevo…

Non dormivo, sire.

Non hai nulla da temere, ci sono qua io.

Allora mi calmo.

Iniziata?

Da poco.

Quanto stiamo?

Non vedo nulla con questo buio.

Una vedetta che non vede nulla non è una vedetta.

Mi pare di scorgere qualcosa.

Racconta, l’oscurità mi avvolge.

Ehm.

Sì?…

Ci stiamo avvicinando al nemico.

Mi sembra fondamentale per il buon esito della battaglia.

Ci stiamo avvicinando tanto, ma tanto tanto.

Ciurli nel manico?

E’ che non so esprimermi bene, sire.

Sforzati.

Le posso chiedere…

Chiedi.

…della nostra amatissima sovrana?

Indisposta.

Nulla di grave spero.

Nulla di grave.

Meno male.

Buone nuove dagli ufficiali?

Nessuna.

Cattive?

Gira una voce.

Quale?

Erpes è morto.

Lui non muore mai.

Un alato ne ha avvistato il cadavere.

E’ un travestimento.

Sembra sia stato ucciso da Sofonisba...

Fanfaluche!

…e tradito dai suoi stessi piedi.

Non ho colto il nesso.

Il vestito da Amanita muscaria era ottimo, ma...

Capisco.

…non è bastato.

Non devi credere a tutto quello che senti, vedetta.

E’ solo una voce, sire.

Discorso chiuso.

LAGGIU’!

Numi santissimi!

LE FIAMME LAMBISCONO IL CIELO…

Sono abbagliato.

…E BRUCIANO LE ALI DEI NOSTRI!

Il mio piano è perfetto, ricorda.

Infatti stiamo vincendo, sire.

Eh eh.

I sudditi sotto le mura applaudono, ma...

Sono felici.

Santo cielo!…

Qualcosa non va?…

…le urla del nemico sono strazianti!

Che ci vuoi fare… sono barbari.

Una morte orrenda.

Ma no.

Ho la nausea, sire.

Poi passa.

Poi quando?

M’è venuta fame.

Davvero?!

Rosticciana?

Non per me, sire.

Il tuo nome?

Vedetta.

La fantasia a corte latita, Vedetta.

Volevano chiamarmi Emoacre ma poi…

T’è andata male.

Il popolo la venera, sire…

Questo è molto saggio…

…e dà ai propri figli il nome del re.

…davvero molto saggio…



Tu sei saggio?

Il più saggio.

Bravo, stai qui a far la guardia.

I miei omaggi a…

Questo languore mi scava dentro.

Sire…

Sì?…

Niente.

A domani, allora.

Speriamo.

Contaci.

01 aprile 2008

Re Emoacre visto da Bruno Olivieri



"Il re"

Autore: Bruno.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

26 marzo 2008

Idromele plus!


Non mi sento bene.

Nessuno si sente bene, sire.

A morte!

Chi?!

Nessuno.

Lei è tanto buono.

Rimboccami le coperte, paggio.

Desidera altro?

Ghiaccio sulla testa.

Idromele?…

Plus!

L’idromele plus è illegale!

Muoviti o ti metto fuorilegge.

Corro.

Apri l’anta destra.

Gnik.

Guarda nel doppio fondo.

Mio Dio… ci sono pastiglie per un esercito!

Al momento opportuno.

Ecco qua.

Posa lì.

Mi gira la testa, sire.

Il cavaliere errante non è ancora rientrato…

Sembra di no.

…e son passati venti giorni!

Questo non è bene.

Fidarsi di uno che chiede meno di duecento scudi… pfui!

Sono un mucchio di soldi!

Tieni, comprati le ciuinghe.

Grazie sire!

Le macchine volanti son pronte, gli arcieri anche…

E lui non torna.

No.

Moriremo tutti quanti?

Prima o poi.

Intendo…

Erpes non reca notizie da giorni.

…moriremo molto molto PRESTO?

Lui è il mio uomo migliore, capisci?

L’angoscia mi assale.

Il tempo della vita è breve.

Prendo una pastiglia!

Provaci e ti cavo il naso.

Stanno bussando.

Apri.

Apro.

SIRE!

Soldato, perché urli?

IL CAVALIERE ERRANTE E’ TORNATO!…

Per la mia barbazza!

…CON LA REGINA!

Mi sudano i bulbi piliferi.

GIUBILO!

Lo si convochi subito QUI.

LA REGINA NO?

Di lei mi occuperò più tardi.

C’E’ UN PROBLEMA.

Sentiamo.

IL CAVALIERE NON PUO’ MUOVERSI.

Deve farlo.

E’ PRIVO DI SENSI.

Due ceffoni e si sveglia.

DIREI DI NO.

Il saggio Enogastro?

IMMOBILE.

Non dirmi che è morto…

DA TEMPO.

Prendo due pastiglie, tolgo il pigiama, agguanto la spada, zàn zàn, vado.

Sire…

Che c’è paggio?

Lei è nudo.

Ma tu guarda.

Tunica rossa?

Tunica viola.

Il Dio Zot le lustra...

Lo so.



Cavaliere!

Non può sentirla: è svenuto.

Non è consentito scomporsi in mia presenza.

Ha perso le braccia in battaglia, sire.

Rinvienilo con sali e schiaffi.

Subito.



Mi duole tutto!

Cavaliere, finisci di lamentarti e parla.

Vostra Maestà… sei tu?

Zotici superstiti?

Affettati tutti.

Hanno opposto resistenza?

Devo ridere?

Gualdrappe?

Senza un graffio.

Enogastro?

Nella bisaccia.

Fatemi uscire, sacramento!

Son partite due teste e non tornan due braccia.

Credo che sto per impazzire, Re Emoacre…

Ti accendo la pipa?

…e svenire nuovamente.

Diventerai la mascotte della squadra di pallamaglio.

Svengo.

E nemmeno mi ringrazia. Vedetta!

Presente.

Attacchiamo il nemico STANOTTE!

Avviso gli ufficiali.

Che distribuiscano idromele plus ai soldati…

SIRE!…

…a TUTTI i soldati.

…ma è una droga potentissima!

Gli alati son pronti?

Da giorni.

Olio infiammabile?

Pronto.

Arcieri?

Sul campo.

Nessuna pietà per nessuno.

Me lo segno.

Peste, morte e dannazione.

Mi segno anche questo.

Si impalino tutti i seguaci del Dio Zot.

Ma… sarà un vero macello!

Ti piace la gazzosa, vedetta?

Con molte castagne.

Aspettami sulle mura del castello.

Sì, sire.

Preparami la chaise lounge e…

…il set di cannucce rosso spento?…

Quello!

Sguisss!!!

21 marzo 2008

I Vussìti visti da Makkox



"Orngall"

Autore: Makkox.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

17 marzo 2008

Olio dal cielo


Che ci fai quassù?

Turismo.

Stai frugando nel mio studio!

Questo è il mio castello, Aurocefalo.

Non puoi entrare senza il mio permesso.

Mi sbuccio dalle risate.

Che ne è del nostro rapporto di fiducia?

Non ho capito la domanda.

Dimmi che vai cercando.

Una cosa.

Mi concentro?

Non è il caso.

Allora ti ascolto.

Hai lavorato molto al tuo progetto, ultimamente…

Un chilo di carta inchiostrata in tutto.

Appunto.

Perché ti interessa?

Mi serve.

Vorresti provare l’ebbrezza del volo?

Che idea bislacca!

Fammi indovinare…

Siamo in guerra, figlio mio.

Vuoi produrre macchine volanti!

Arguto.

Non mi stai dicendo tutto.

Non ti sto dicendo niente.

Parla, per favore.

Colpiremo il nemico nel sonno: olio dal cielo e fiamme da terra.

Fiamme da terra?!

I nostri arcieri useranno il fuoco.

Pazzo criminale!

Non ti permettere mai più.

Posa la mazza.

Non prendo ordini da nessuno.

Padre, sarà un’orrenda e inutile carneficina!

Ma no, dai.

Mi oppongo!

Il popolo si divertirà un sacco.

Sono orripilato.

Castagne e gazzosa per tutti, anche per te.

No, no e poi NO!

Quando eri piccolo la bevevi sempre.

E’ lo sterminio di massa il problema, non la gazzosa.

Sarai ancora contrario quando i Vussìti violenteranno donne e pecore?

Questo non è un argomento.

O quando esporranno la testa di tua madre al museo militare?

Io…

O quando ti costringeranno a mangiare sottaceti tutte le mattine?

Impallidisco.

Sono selvaggi NON filosofi.

Il progetto è mio, capito? MIO!

Dimmi dov’è.

Nascosto.

Qua sotto?

Giù le zampe!

Lo prendo.

Tiro.

Mollo.

La mazza NO!

Pa-uff!

Mancato!

Fatti rompere l’altro zigomo…

Indosso le ali…

… sono tuo padre…

…prendo la rincorsa…

… è un mio diritto!

…afferro il progetto e…

Io anche.

No, tu no.

Mollalo subito.

Lascio la presa.

Rido.

Addio.

Non rido più.

Flap flap flap flap flap.

Torna indietro, figlio mio…



…NON HO ANCORA FINITO CON TE!

13 marzo 2008

Gualdrappe vista da lucifer



"Gualdrappe"

Autrice: lucifer.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

09 marzo 2008

Il cavaliere errante


Pim pum pam!

Chi bussa a codesto modo?

Pum pam!

Paggio!

Eccomi.

Apri.

Pam pum pim!

Mi catapulto, sire.

Presto!

E’ il cavaliere errante.

Fallo entrare e sparisci.

Ubbidisco.



Sono il cavaliere errante.

Ma dai!

Vero vero.

Sei puntuale.

Come sempre.

Non ti aspettavo così…

Non sono vestito a modo?

…in tempo.

Mi hai mandato a chiamare, Re Emoacre?

Dammi pure del tu.

Ho saputo della sua consorte.

Anche del lei va benissimo.

Come vi sentite?

Ci sentiamo CHI?

Voi, Re Emoacre.

Vengo al dunque.

Fremo.

Ti ho convocato con urgenza per via di questo telegramma.

Posso leggerlo?

Ad alta voce.



Ho detto: ad alta voce.

TEORIA CONFERMATA. STOP.

Confermata, capisci?

No.

Prosegui.

HO LE PROVE. STOP.

Mi vortica la corona.

ATTACCO VUSSITI TRA VENTITRE TRAMONTI. STOP.

Paggio, portami un bigoncio di camomilla.

E’ andato.

Quando torna gli sgrano le nocche.

REGINA INCATENATA IN COVO SEGUACI. STOP.

Zotici ignoranti!

COORDINATE: LATITUDINE 77 LONGITUDINE 189. FIRMATO: HERPES.

E’ tutto.

Una domanda.

Quale?

Il vostro uomo non si chiamava Erpes?

Usa nomi in codice per non farsi identificare.

E’ scaltro.

Sento che sto per impazzire, cavaliere.

Mi accendo la pipa.

Dirigiti nel luogo ove tengono prigioniera Gualdrappe…

Oibò!

…arrotali tutti e riportala sana e salva.

Il tuo piano non fa una piega.

Non sono diventato Re per nulla.

Parliamo di scudi.

Annebbiano la vista.

I Vussìti pagano centottanta per star dalla loro.

Duecento.

Cinquecento.

Duecentocinquanta.

Quattrocentosettantacinque.

Trecento.

Centonovanta e non se ne parli più.



Prendere o lasciare, Re Emoacre.

Firma con piuma d’airone.

Fatto.

Sei un osso duro.

Lei è un sovrano comprensivo.

Magnanimo, direi.

Parto.

Ti concedo venti giorni di tempo.

Dieci per raggiungere il covo e altrettanti per tornare.

Mi raccomando.

Diciotto basteranno.

Ti affido Enogastro.

Chi?

Prendilo al volo.

E’ appiccicoso.

Due teste son meglio di una.

Mi prude un orecchio.

Cavaliere, grattaglielo.

Che cosa?

L’orecchio.

Gratto e parto.

L’intesa è raggiunta.

La vittoria è prossima.

Il naso mi pizzica.

Rimango in attesa.

Doppio zirp!



Sire!

Rieccoti.

Mi permetto di disturbarla a causa di…

Hai forse portato la camomilla?…

…Aurocefalo!

Spiegati, paggio.

Alla finestra!

Che ci fa mio figlio alla finestra?!

Si affacci, sire.

Mi trascino a stento.

Il principe vola!

Chi?!

Là.

Numi santissimi… si libra nell’aere bruno!

Sembra un uccello!

Soldati, abbattetelo.

Sire!

Scherzavo.

Allora rido.

Non vi sono soldati in questa stanza…

Oh, come rido!

…pezzo di somaro!