25 settembre 2008

Re Emoacre va alla guerra


Gualdrappe.

Dimmi, caro.

Ho un regalo per te.

Per me?!

Ecco qua.

Fa un po’ vedere.

Dai, aprilo.

Un olisbo!

Di otto pollici.

Questo significa che parti, Emoacre?

Vado alla guerra.

Contro chi, di grazia?

Non lo so.

Come sarebbe a dire che non lo sai?

L’estrazione è domani.

E no, caro mio!

Che c’è che non va?

Mi pianti in asso con un fallo di cuoio, ecco cosa non va!

Per una volta che mi diverto con gli amici…

Amici un corno! Chiama subito Calumet II.

Per dirgli cosa?

Che non vai.

Questa sì che è bella.

Sai che ti dico?

Sentiamo.

Se non alzi quel ricevitore, da ora in poi potrai prendermi solo con la forza.

Interessante.

Dico sul serio!

E va bene, lo chiamo.



Calumet II?

Sei pronto, Emoacre?

Non posso.

Sono affranto.

Càpita.

Avevo anche truccato l’estrazione…

Chi sarebbe dovuto uscire?

I Vussìti.

Son tutti morti!

Vittoria sicura.

Peccato.

Puoi dirlo forte.

Ho una cosa urgente da sbrigare.



Gualdrappe…

L’hai chiamato?

Certamente.

Ho sventato un’inutile carneficina.

Inutile, sì.

Sono proprio contenta.

Ti prendo con la forza.

Non vedo l’ora.

Lo so.

18 settembre 2008

Tremor di terra turmanna




Soldati thereministi!

TUTTI PRESENTI, RE EMOACRE.

Aprite la finestra.

FATTO.

Presto, un volontario!



Uno solo.



È per una missione delicata.



Suicida.

IO, NO IO, SCELGA ME, VI SGOMITO GLI ZIGOMI, FATE LARGO, PRESENTE!

Tu, coi favoriti cotonati, vieni qui.

Grazie, sire.

Gli altri sciamino fuori.

CHE FORTUNA QUELLO, HAI SENTITO IL RE?, FRUTTA SECCA E CIOCCOLATO, AL LIMITE UNA TROMBA VUSSÌTA…

Ho detto: fuori!



Dov’eravamo rimasti?

A “missione suicida”.

Appunto.

Non vedo l’ora.

Conquisteremo la Turmannìa.

Io e lei?

Sei spiritoso.

Eh eh.

Codesto è il compito che fa per te.

Son pronto alla morte.

Suonerai un gigantesco theremin nel territorio nemico.

E poi?

Le onde sonore spazzeranno via edifici ed esseri umani.

Umani, dice?

Per quanto possano essere umani i Turmanni.

Ah ecco.

E così, ah ah…

Cosa?

…riprenderò possesso della mia collezione di biglie rosse.

Come portiamo un “gigantesco” theremin fin laggiù?

C’è già.

Dimensioni?

Quelle di un grattacielo.

Un grattacielo piccolo o uno grande?

Grande.

Come abbiamo fatto, sire?

Merito di Erpes.

Non avevo dubbi.

Ha camuffato lo strumento musicale da…

Grattacielo?

Da grattacielo, sì.

Dov’è Erpes?

Tra noi da qualche parte.

E io come lo suono?

Erpes?

Il theremin.

Con l’uso di protesi.

Ottimo.

Col permesso di Calumet II transiteremo sul suo territorio per invadere il nemico stremato.

Ma così suonando non moriranno anche le popolazioni limitrofe?

Per esempio?

Quella del sultano nostro alleato.

Tappi per le orecchie per tutti, somaro thereminista.

Soldato.

Quello che ho detto.

Verità.

Il tuo nome?

Teremin.

Senz’acca sta male.

Me ne scuso.

Sono senza parole.



Vedetta, che fai sulle mura del castello?

Seguo la battaglia.

Non si vede nulla da qui.

Forza dell’abitudine.

Ti piace la musica?

Molto.

E questa?

Più che mai.

Anch’io l’adoro.

Che coincidenza!

Flic e floc?

Flic.

Floc.

Pazienza.

Ascolta, vedetta.

Laggiù stanno crepando male!

Triste, vero?

Molto.

Il motivo musicale intendo.

Anche quello, sì.

Lo compose il mio bisnonno.

Non mi sento tanto bene.

Vorrei vedere.

A cosa potrebbe esser dovuto?

Il tremor della terra rovina la melodia.

Dev’essere questo il motivo.

No, il motivo è nell’aria.

Io…

Che tu lo voglia o no.

Concordo.

Lo so.

15 settembre 2008

[Enciclopedia]: Gatto


Gatto:
bestia di scarsa utilità, se si eccettua il dispensar Gualdrappe dal timor panico del ratto.


Annotazioni
:

  1. Se, tenendolo per la coda, lo si immerge nella vernice blu, la bestia mira ad azzannare il braccio (destro se lo si afferra con la mano destra, sinistro in tutti gli altri casi). Nella vernice rossa graffia, nella gialla emana cattivi odori, nell’arancione artiglia e fete, nella viola morde e zampa, della nera non si sa.
  2. Durante la Grande Epidemia, quando i gatti vennero colpiti da depressione, Enogastro riscontrò una contrazione della pupilla e bile nerissima nella cistifellea dilatata.
  3. Durante la Grande Depressione, quando i gatti vennero colpiti da epidemia, Enogastro era in montagna e non rilevò un bel nulla, 'sto somaro.
  4. Altro non v’è da dir sul gatto che non sia già stato detto.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

08 settembre 2008

La corsa dei sacchi


Pronto?

Emoacre?

In persona.

Ti sono arrivate le mie mutande?

Le sto annusando proprio ora.

Come sei romantico.

Gualdrappe.

Dimmi, caro.

Quando torni?

Presto.

Sento che sto per impazzire.

Farò il possibile, promesso.

Per venire da me o per restare dove sei?

Non cominciare coi soliti discorsi.

Mi chiedo cosa debba fare laggiù che non puoi fare qui.

Un mucchio di cose.

Per esempio?

La corsa dei sacchi.

Eh?!

Hai capito bene.

Non comprendo questo tuo interesse per l’arte contemporanea.

Tutta l’arte è contemporanea a chi ne beneficia.

Ti manco?

Molto.

Vuoi che ti spedisca i miei boxer?

Quelli a puarini rossi?

Sì, quelli.

Non mi sembra il caso.

Non avrai un altro, vero?

Oh, smettila!

Se non fosse per la sbobba di Enogastro mi preoccuperei.

Non so di cosa tu stia parlando.

M’è venuta un’idea formidabile.

Temo tu voglia dirmela.

Da oggi tolgo la proibizione ai sacchi di juta.

Oggi?

In questo istante.

Terrò presente.

Certo corro un rischio grosso…

Non capisco quale.

Per via dei rapimenti e dei furti: il sacco si presta.

Non sono diminuiti da quando ne hai proibito la circolazione.

Ma io mi sento più tranquillo.

Tranquillo? Nessuno osa toccarti niente!

Tranquillo… si fa per dire. Diciamo che non m’importa un beneamato mazzapicchio.

Ora mi torna.

Lo faccio per i sudditi.

Mi prendi per le natiche?

Magari.

Suvvia, smettila.

Dico davvero.

Da quando ti importa dei sudditi?

Dicevo per dire, si chiama arte di persuadere le persone.

Ti stai allenando con me?

Se convinco te convinco tutti.

Che te ne fai della persuasione quando i tuoi sottoposti saltano come marionette ad ogni tuo comando?

Oggi mi son svegliato strano.

Tutta colpa della musica che ascolti.

Cos’ha che non va?

Dicono che quello strumento distrugga le cellule cerebrali.

Il theremin?

Quello.

Bagole! Fole! Fanfaluche! Baggianate!

Non urlare, ho capito.

Posso continuare, se vuoi.

Emoacre.

Dimmi.

Devi andare più spesso al lupanare.

Eh.

E vedrai che sarò a casa prima di quanto tu creda.

Promesso?

Promesso.

Senti.

Ti ascolto.

Come hai detto che si chiama il tuo amante?

Click.

Gran brutto nome.



Non c’è che dire.

04 settembre 2008

Regina e re visti da devitalizart



"Gualdrappe & Emoacre"

Autrice: devitalizart.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

01 settembre 2008

[Enciclopedia]: Alberonodo



Alberonodo:

detto anche “Stranguglione” o “Groppingola”.

Situato al centro dei giardini del castello, l’Alberonodo si distingue per la totale assenza delle tre F - foglie, frutti e fiori - e per la curiosa caratteristica che dà il nome all’albero stesso (vedi figura).


Annotazioni:

1- Enogastro vi si addormentò appoggiato al tronco e il mattino seguente lamentò problemi di cervicale.

2- Durante il famoso blitz delle corde saponate, resse il peso di 7 (diconsi sette!) sacerdoti.

3- Se gli parli non risponde. Se ti risponde, ma non hai formulato domanda alcuna, interrompere l’assunzione di Idromele plus (vedi voce correlata) oppure raddoppiarne la dose.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)