11 aprile 2008

Passato, presente e futuro

Ebbene sì,
Il caso Gualdrappe, storia in 12 puntate, è giunto al termine.
La potete scaricare in formato pdf QUI (da archive.org). Il testo della versione in pdf è stato rivisto, corretto e alternato ai disegni pervenuti al mio account di posta. A tal proposito intendo porgere il mio ringraziamento a tutti coloro che mi hanno spedito i propri lavori, a chi ha avuto la pazienza di seguirmi fino alla fine, a chi mi ha detto bravo, a chi ha evitato di prendermi in giro, ma anche e soprattutto a Skiribilla e Fabrizio per la pubblicità che hanno dato all’iniziativa: “Hey tu!” (vedi comunicato).
Ultimo, ma non per ultimo, un grazie a Francesca per essere stata la prima a dirmi: “Disegnare il re? Ci sto di brutto!”.

Detto questo, devo aggiungere che: finita la storia il blog NON chiude.
Ci speravate, eh? E invece no.

Il sottoscritto si prende qualche giorno di pausa e tornerà a farsi vivo, salvo deprecabili imprevisti, a maggio con fenomenali dialoghi che vedranno protagonisti i personaggi che già conoscete (per non dire di quelli che non conosco neppure io).

Spero di non aver dimenticato nulla: le chiavi le ho, le pastiglie di Idromele plus anche, il gas l’ho chiuso... vado.

Grazie.

10 aprile 2008

La fine


Gualdrappe…

Lasciami stare.

Andiamo.

Neanche per idea.

Ci stanno aspettando.

Aspettano te.

Non farmi adirare.

Se devo fare la reclusa allora preferisco rimanere in cella.

Ma tu non sei in cella!

Allora dimmi che fanno i tuoi uomini, armati fino alle orecchie, qua fuori.

Presidiano.

Presidiano me!

Ci sarà un motivo…

Vorrei proprio saperlo, Emoacre.

Sei già fuggita una volta.

Non accadrà più.

Non ti credo.

Sono troppo stanca.

Bevi questo.

Cos’è?

Un ricostituente.

Fandonie.

BEVILO, HO DETTO!

Sennò?

Per te saranno guai.

Mi minacci? TU mi minacci?!

Non ci sono che io qui.

AH SÌ?!

Proprio così.

Allora bevo.

Tieni.

È yogurt.

Quest’altro.

Malodora.

L’ha fatto Enogastro con le sue mani raggrinzite…

Sento che ne morirò.

…prima che le smarrisse.

Non mi fai ridere.

Pazienza.

La mia!

Ingurgita.

Glup.

Tutto.

Tan-glup!

Bene.

Quanto mi resta?

Una vita intera.

Santo cielo.

Ti abituerai.

Ma lo sai quanto ti amo?

Tanto?

Indovinato.

Quel vecchio caprone ne sa una più di Erpes.

Liberami i polsi, per favore.

No, ti preferisco così.

Anch’io ti amo così.

Lo vedo.

Andiamo, ma…

Niente ma.

…andiamo piano, per favore.

Appoggiati a me.

Piango.

Perché?

Tu sei la persona più altruista che conosca.

Lo sospettavo da tempo.

So che lo sai.

Ti prometto che cambierò in meglio.



Sudditi!

EH.

Riassumo per i più distratti.

TI ASCOLTIAMO.

I Vussìti sono stati sconfitti per sempre.

EVVIVA RE EMOACRE!

I seguaci del Dio Zot garriscono come bandiere al vento.

YUPPI DU!

La monarchia illuminata è salva.

TRULLALLÀ!

Al flipper gioco solo io.

Sire!

Dimmi, paggio.

Un telegramma piumato di...

ERPES?

Proprio lui.

Ah ah, sapevo che non era morto!

Leggo?

Ad alta voce, che sentano tutti.

SONO MORTO.



Sire…



Si sente bene, sire?

Possiamo mettere la parola fine.

A lei l’onere.

Fine.

EVVIVA IL RE!

Ho detto… FINE.

TRIPLO URRÀ!

Un’altra parola e vi azzoppo tutti quanti.



Oh!

…zitt zitt quatt quatt…

FINE.

05 aprile 2008

Fuochi nella notte


VEDETTA!

Orp.

Dormivi?

Che spavento.

Dicevo…

Non dormivo, sire.

Non hai nulla da temere, ci sono qua io.

Allora mi calmo.

Iniziata?

Da poco.

Quanto stiamo?

Non vedo nulla con questo buio.

Una vedetta che non vede nulla non è una vedetta.

Mi pare di scorgere qualcosa.

Racconta, l’oscurità mi avvolge.

Ehm.

Sì?…

Ci stiamo avvicinando al nemico.

Mi sembra fondamentale per il buon esito della battaglia.

Ci stiamo avvicinando tanto, ma tanto tanto.

Ciurli nel manico?

E’ che non so esprimermi bene, sire.

Sforzati.

Le posso chiedere…

Chiedi.

…della nostra amatissima sovrana?

Indisposta.

Nulla di grave spero.

Nulla di grave.

Meno male.

Buone nuove dagli ufficiali?

Nessuna.

Cattive?

Gira una voce.

Quale?

Erpes è morto.

Lui non muore mai.

Un alato ne ha avvistato il cadavere.

E’ un travestimento.

Sembra sia stato ucciso da Sofonisba...

Fanfaluche!

…e tradito dai suoi stessi piedi.

Non ho colto il nesso.

Il vestito da Amanita muscaria era ottimo, ma...

Capisco.

…non è bastato.

Non devi credere a tutto quello che senti, vedetta.

E’ solo una voce, sire.

Discorso chiuso.

LAGGIU’!

Numi santissimi!

LE FIAMME LAMBISCONO IL CIELO…

Sono abbagliato.

…E BRUCIANO LE ALI DEI NOSTRI!

Il mio piano è perfetto, ricorda.

Infatti stiamo vincendo, sire.

Eh eh.

I sudditi sotto le mura applaudono, ma...

Sono felici.

Santo cielo!…

Qualcosa non va?…

…le urla del nemico sono strazianti!

Che ci vuoi fare… sono barbari.

Una morte orrenda.

Ma no.

Ho la nausea, sire.

Poi passa.

Poi quando?

M’è venuta fame.

Davvero?!

Rosticciana?

Non per me, sire.

Il tuo nome?

Vedetta.

La fantasia a corte latita, Vedetta.

Volevano chiamarmi Emoacre ma poi…

T’è andata male.

Il popolo la venera, sire…

Questo è molto saggio…

…e dà ai propri figli il nome del re.

…davvero molto saggio…



Tu sei saggio?

Il più saggio.

Bravo, stai qui a far la guardia.

I miei omaggi a…

Questo languore mi scava dentro.

Sire…

Sì?…

Niente.

A domani, allora.

Speriamo.

Contaci.

01 aprile 2008

Re Emoacre visto da Bruno Olivieri



"Il re"

Autore: Bruno.


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