25 giugno 2008

L'invenzione


Sire.

Eh.

Chiedo di essere ricevuto.

Accomodati.

Grazie.

È sempre un piacere vederti.

Mi inchino.

Come hai detto che ti chiami?

Non l’ho detto.

Dillo.

Frollo.

Il nuovo giullare?

No, sire.

Allora cosa.

Inventore.

In quale campo?

Non saprei.

Bellico?

Non proprio.

Faccio tardi al torneo di freccette.

Beh…

Beh non è un campo.

Un po’ tutti, ecco...

Dicono che la conoscenza non abbia confini.

È così.

Fanfaluche!

Ne convengo.

Bravo coso.

Frollo.

Frollo, sì.

Sono qui per mostrarle…

Fammi indovinare…

Prego.

Un’invenzione.

Mi ha letto nel pensiero!

Già.

Eccola.

Non sto nella pelle.

Un simulatore di volo.

Sembrano zanzare morte dentro una sfera di vetro bucata.

Lo sono.

Ma tu guarda…

Se soffio nella sfera…

…le zanzare volano.

Esatto.

Facciamo una prova…

SBUFFFFF!

…indossa quegli abiti colorati.

Quelli laggiù?

Sicuro.

Ma sire…

Sbrigati.

Anche il cappello coi sonagli?

Soprattutto quello.

Non mi sento a mio agio.

Fatti vedere.

Non riuscirò a far ridere nessuno.

Non volontariamente.

Io...

Assunto.

Cosa?!!

La corte ti aspetta per cena.

Mi oppongo!

Inutile.

Così agghindato sono patetico!

Non dimenticare la sfera.

La mia vita non ha più senso.

Tu sei un buffone nato, lasciatelo dire.

Prendo la rincorsa e…

Apro la finestra.

…mi lancio nel vuoto.

Concesso.

Abbasso la monarchia!

Per la mia barbazza!…



…mi si è stinto il pigiama.