17 dicembre 2008

Un bastimento carico di S




Pronto?

Indovina.

Potavo gerani.

Calumet II.

So chi sei.

Ho una sorpresa per te.

Non farla lunga.

Sta sbarcando sulle tue coste una nave piena di scemi del villaggio.

Da dove arrivano?

Dal mio territorio.

Quanti sono?

Settecentotrentasette.

Per la mia barbazza!

Non male, eh?

Sapevo che eri ben messo a scemi, ma…

Offendi?

Non ti sembran troppi?!

Una degna replica al “tuo” calamaro gigante.

Quel polpo parla troppo.

Già.

Comunque te li rimpatrio.

Non li voglio.

Li spedisco altrove.

Rompo l’alleanza.

No, dai.

Puoi giurarci.

Allora li fiòcino prima che sbarchino.

Sarebbe poco carino visto che sono miei sudditi.

Nel qual caso?

Ti attaccherei.

Ho le truppe impegnate sul fronte turmanno, sandracca!

Proprio così.

E va bene, li accolgo con tutti gli onori.

Mi spello dalle risa.

Click.





Sire, sta arrivando un bastimento carico di…

So tutto.

Li diamo in pasto ai cani?

No.

Ai maiali?

Nemmeno.

Vostra Maestà, si sente poco bene?

Bandite un concorso, fate vincere il più scemo e…

Cosa?

Portatemi in catene il secondo classificato.

Non capisco il fine ultimo.

Trasmetti gli ordini, vedetta.

Potrei conoscerne il motivo?

Potresti, sì.



Vuoi anche che te lo spieghi?

La prego.

Il piano è semplice, lo capiresti persino tu.

Fibrillo.

Il secondo classificato verrà incoronato sommo re di una piccola porzione del nostro territorio stepposo.

Al confine col sultanato di Calumet II?

Quello.

E poi?

Il sultano accamperà diritti sul terreno del nostro nuovo alleato e...

Mmm.

Si annetterà due sterpi.

Ho un’obiezione.

Sentiamo.

Così facendo perderemo una porzione consistente del nostro regno!

Settecento metri quadrati non sono “una porzione consistente del NOSTRO regno”.

Non vedo vantaggi.

Stoccheremo i fluidi infiammabili di Enogastro nel reame dello scemo e…

Lei è un genio.

Per allora avremo nuovamente a disposizione le truppe del fronte turmanno.

Ah, ah!

Cosa non si fa per due risate, eh?

Proprio vero.

Torna al posto di guardia.

Qui sto bene.

Vai!

Due risate di numero, eh?

Non una di più.

Ho un’altra obiezione.

Fai tardi al lavoro.

E se, ragioniamo per assurdo, Calumet II non volesse annettersi alcunché?

Pensa che smacco per lui.

Ci penso.

Avremmo un suddito del sultano che diventa re.

Non mi convince.

Per di più scemo.

Potrebbe passare l’idea che anche uno scemo possa diventare re.

Sappiamo che non è così.

Noi sì, ma là al sultanato sono strani.

A volte mi sorprendi.

Grazie, Sire.

Ti ricordi quel discorso sulla promozione?

Certo che me lo ricordo.

Scordatelo.

Cavolo.

Passo al piano B.

Non vedo l’ora di sentirlo.

Tutto pur di non prender freddo sulla torre.

Com’è il piano B?

Un colpo da maestro.

Non ne dubito.

Che gli scemi si mischino ai sani.

No!

Sì.



Il volgo ha bisogno di ridere.

Questo è vero, ma...

Ed io anche di più.

Non replico.

Bravo.

11 dicembre 2008

[Enciclopedia]: Libellule elettriche




Assemblati dal Re per puro spasso, questi pacifici esseri meccanici allietarono la vita di corte per un lustro intero prima della loro improvvisa migrazione, senza motivo apparente, verso quel bizzarro edificio dal nome strambo.

I terribili Desdèmoni, prole di quella Desdemona nota come "Gran Procreatrice", ricercarono invano e con inusitata dedizione il principio di funzionamento degli insetti reali, la potenza di ingresso dei quali è di tipo elettrico e quella di uscita è di tipo meccanico: ovvietà qui riportata sol per diletto.

Le libellule del Re svilupparono una volontà propria in seguito all'intervento del saggio Enogastro, soggetto che stenta a badare ai propri alambicchi e che, probabilmente, è causa prima del loro migrare nonché dell'azionamento sincronizzato all'apparir della luna.

Il Metalambicco sembra aver variato alcuni elementi strutturali delle libellule stesse, ciò detto il loro caratteristico "bzz bzz" e "frrr frrr" pare che nulla abbia a che vedere con una qualche forma di linguaggio, seppur anche rudimentale. Non rimane che studiare, con estrema attenzione, il più recente "irp irp", precursore di nuovi scenari.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

08 dicembre 2008

Il matto




"Zero"

Autore: ggrillo.


(clicca l'immagine se non puoi farne a meno)

04 dicembre 2008

La sfida


Sto male.

Tagliati il pizzetto.

Caro, io non ho il pizzetto!

Chi saresti tu?

Gualdrappe, tua moglie.

Vattene, spirito del malaugurio!

Quello stupido flipper ti ucciderà, lo sai?

Impossibile.

Giorno e notte a rimbambirti.

Non è vero, no.

Devi mangiare.

Mangiare?

Mangiare.

Mangiare?

Non ripetere in continuazione ciò che dico.

Allora preparami tre aborti di pollo.

Che dovrei fare?!

Cucinare uova.

Per queste cose c'è il paggio.

Non sei forse tu il paggio?

O cielo, ma TU stai delirando!

Insolente pezzo di somaro!

Hai bisogno di dormire.

Scempiaggini.

E comunque, se proprio devo dirla tutta, non mi ascolti mai.

Quando parlerai d'arte con cognizione di causa, allora, forse...

Ti posso parlare per ore e ore e tu NIENTE.

Via quei pattini, mi rovini il parquet.

E io mi sento sempre più sola. SO-LA!

Chiama la mia peripatetica numero uno.

E chi sarebbe?

Gualdrappe.

Ma caro!

Presto!

Me ne vado.

Ecco, bravo.

A mai più, e non lo dico per dire.

Ah, dimenticavo.

Cosa.

Il tuo travestimento da paggio è pessimo, caro il mio…

Tremo.

Erpes.

Io…

Eh eh.

Vostra Maestà, ma come ha fatto?!

Oh, bazzecole.

Lei è troppo bravo.

Accreditarsi come paggio spacciandosi per regina non basta. Non con me.

Mi dica dove ho sbagliato, DEVO saperlo.

Conosco i miei polli.

Sono allibito.

A proposito.

Di cosa?

Camuffati da paggio, quello vero, e portami uova alla coque.

Spadellare NON è la mia professione!

Ma è il tuo pegno da pagare.

Lei mi umilia.

Intanto levati quella corona dalla testa.

Sì, caro.

Scusa?!

SIRE, volevo dire SIRE.

Mmm.

Vado.

Senza fretta, Erpes.

Allora rallento.

Il volgo reclama un nuovo primato.

Lode a Re Emoacre.

Ping, clack e tinkle!

Posso guardare?

SPARISCI.

Swop!





Swop?