20 gennaio 2008

Le prodigiose macchine volanti


AUROCEFALO!

...

Non risponde mai quando lo chiamo, quello scriteriato.

Si è rinchiuso nel suo studio in cima alla torre, sire.

Accompagnami, soldato.

Sì, sire.

Il tuo nome?

Poliedro.

Portami in groppa, Poliedro: le scale mi sfiancano.

Ma sono settecentotrentaquattro gradini!

Ubbidisci.

Agli ordini.

Più svelto! Più svelto!

Senza frustate arrivo prima.

Però non mi diverto.

Eccoci giunti, sire.

Attendi colà.

Posso svenire, sire?

Ti è concesso.



Permesso.

Avanti.

Aurocefalo!

Guarda che meraviglia.

Un nuovo trabiccolo?

Questo complicatissimo sistema di pulegge permette alle due ali di...

Devo parlarti, figlio mio.

Ti ascolto.

Posa gli attrezzi.

Lasciami finire il lavoro.

Posali!

Scordatelo.

Dopo tutto quello che ho fatto per te, mi tratti a codesto modo.

Oibò, cosa avresti fatto per me?

Ho messo a ferro e fuoco mezzo continente per quel flipper.

Non è di mio interesse.

Un giorno sarà tuo.

Ma io non lo voglio.

Figlio ingrato, è il dono più grande che possa farti.

Il dono più grande è lasciarmi in pace.

Prendi questo!

Ahia!

E questo!

Mi fai male!

Il piatto della spada è un toccasana per simili impudenze.

Mi arrendo.

Sono qui per chiederti aiuto.

Lo so.

Lo so che lo sai, ma io te lo chiedo lo stesso.

Vuoi che io usi…

…il tuo potere per scongiurare il grave periglio.

Giammai!

Uso l’altra spada?

Quella calda di forgia?

Vedo che hai capito.

Sistemo l’ultimo bullone e…

ASCOLTAMI.

… ho finito la macchina!

Bene, ora puoi ascoltarmi.

Solo dopo averla fatta provare a...

Sono già morti nove sudditi per i tuoi esperimenti.

Otto.

Nove con il giullare.

Il giullare non è morto: è scappato con mia madre.

Vuoi proprio assaggiare la mia spada nuova?

Ora che mi ricordo è proprio morto.

POLIEDRO!

Eccomi, sire.

Prova la macchina volante di Aurocefalo.

Fossi scemo.

E’ un ordine!

Sono scemo.

Non saresti qui.

Prendo la rincorsa.

Bravo.

Uno, due, tre e…..

VAI!

…quattro!

Padre, sta volando!

Gioia, giubilo, tripudio!

Prodigio!



Malasorte!

DIECI.

Dovevi dirmi qualcosa, padre?

Sta arrivando il cavaliere errante.

Sempre che non sbagli strada.

Devo ammettere che è un tipo distratto…

…ed è nostro nemico.

Non è detto. Organizza un banchetto e portalo al lupanare.

Il lupanare non mi piace.

Oh, che corbellerie son queste?!



Fallo parlare e leggigli nel pensiero.

Sì, ma…

Ma…?!

…prima voglio sapere che ti ha detto mia madre.

Niente di importante.

Dimmelo o mi concentro.

Non amo parlare di faccende private, lo sai.

Mi concentro.

Non sto pensando a niente, non sto pensando a niente, non sto pensando a niente!

O mio Dio!

Per la mia barbazza! E da quando saresti diventato credente?!