Strumento tanto gradevole quanto pernicioso, l’Elettro genera scariche elettriche simili a fulmini di origine atmosferica e permette di entrare in contatto con la cosiddetta “luce astrale”, ove sono impressionati e memorizzati tutti gli eventi passati. Anche i misteri più oscuri e intricati vengono così svelati, indipendentemente dal censo delle vittime spiate o dal colore delle loro ghette.
Prevedère il futuro, invece, è cosa assai più complessa. Non basta osservare con attenzione le saette azzurrognole che balenano nell’aere come idee reali: a partire dall’esame degli accadimenti trascorsi, sono necessarie capacità interpretative e deduzioni logiche che solo menti superiori sono in grado di formulare.
In ultima analisi non si deve scordare che, al fine di poter scrutare e frugare nei casi altrui, è necessario essere puri, immergersi tre volte in una botte di mercurocromo diluito con gassosa e aspettare inusuali congiunzioni planetarie sconosciute ai più.
Note:
1- Dopo la morte dell’alchimista Enogastro, l’Elettro viene acceso sol per divertire i fanciulli, fondendo le pupille ai prigionieri sprovvisti di occhiali protettivi, tra le risa gioiose dei più piccini.
2- L’esser puro equivale all’astenersi dagli insaccati, a non bere vino coi solfiti e a soffiarsi il naso due volte al dì.
3- L’immersione nel mercurocromo richiede che si abbia, ben piantata tra le spalle, una testa bislacca come quella dell’alchimista testé menzionato.
28 febbraio 2009
[Enciclopedia]: Elettro
(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)
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