29 gennaio 2009

[Enciclopedia]: Enciclopedia di Re Emoacre (ERE)




Emblema del mondo sensibile di Re Emoacre, l’Enciclopedia è un voluminoso tomo rilegato in pelle di corvo tèrreo, animale tanto raro quanto indisponente. Le pagine che compongono il corpus di questo omaggio al sapere umano sono vergate e illustrate dallo stesso Re, l’unico autorizzato a redigerne le voci, rigorosamente con piuma d’airone cinerino e inchiostro color pece.

Consultabile dalla sola regina Gualdrappe, l’Enciclopedia è esclusa dal prestito e conservata sotto una teca marmorea, lontana da occhi malevoli e indiscreti. A tal proposito è utile sottolineare come alcune voci risultino cifrate per contrastare la brama di conoscenza del nemico o l’attività di commercianti avvezzi al mercimonio.

Si segnala, infine, che le notazioni sull’ERE sono in continuo aggiornamento e sviluppo.


Note sull’ERE:

1- I fogli potrebbero reagire alle inesattezze accartocciandosi: eventualità che, per ovvie ragioni, non si verifica mai.
2- L’ERE è considerata da tutti la fonte più autorevole sul globo terracqueo, checché se ne dica in giro.
3- La numerazione delle pagine è fittizia e depistante, le voci non seguono l’ordine alfabetico ma vengono elencate alla rinfusa.
4- La voce attuale non è cifrata.
5- La voce attuale è cifrata.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)

22 gennaio 2009

Non dire gatto


Emoacre?



Sei qui?



Paggio!

Sì, mia regina.

Dov’è il re?

Fuori.

Fuori dove?

Non saprei.

Vuoi dire che son sola?

Non è colpa mia.

No di certo.

Siamo rimasti io, lei e nessun altro.

Tutti via?

Tutti.

Allora vattene pure tu.

Corro.

Il castello solo per me, non mi sembra vero. Subito aria e luce: via questi tendoni polverosi!

Bù.

AAAH!

Cara, non aver paura.

Che ci facevi lì dietro?!

Nulla.

Origliavi?

Sono appena rientrato.

Dalla finestra?!

Certo.

E da quando si entra dalla finestra?

Il tuo gatto suggerisce strane abitudini.

Dov’eri?

A fare un giro.

Non esci mai!

Non è vero.

T’ho cercato tutto il tempo.

Eccomi qua.

Dimmi dove sei stato.

Ad un convegno.

Argomento?

Etica e garrota.

Interessante.

C’erano molti intellettuali, gente così.

E che dicevano?

Ascoltavano!

Eh, chiaro.

Ci mancherebbe.

Non lo fare mai più.

Fare cosa?

Spaventarmi a codesto modo.

Il tuo gatto non è un gatto, sai?

Che gli hai fatto?!

Niente!

Non gli fare del male. MAI.

Sembra più un cane che un gatto.

Smetti di dire sciocchezze.

Un cane che non si comporta come dovrebbe.

Micio, vieni qui.

Maooo.

Bravo micio.

Insisto.

Su cosa?

Per me è un cane.

Maoo.

Bau, fa bau.

Mao.

Bau! Devi fare bau!

Maoooou.

BAU! BAU! FA BAU!

Quante ne hai prese, caro?

Di cosa?

Pastiglie.

Tu non capisci: se anche il nostro cane si ribella, qui è la fine! LA FINE!

Prendine altre.

Non ora.

L’Idromele plus ti fa bene.

E poi il cane fa bau?

Mao.

Mao.

NO! Anche tu!



Dunque è finita, Gualdrappe.

Ma…

E questa volta per davvero.




(cala il sipario)

15 gennaio 2009

Foffo visto da ggrillo



"Foffo e l'Idromele plus"

Autore: ggrillo.


(clicca l'immagine per ingrandirla)

08 gennaio 2009

Negatori a tempo perduto


Vostra Maestà, reco notizie.

Entra pure, Erpes.

C’è movimento là fuori.

Hai redatto il verbale?

Eccolo.

Non è firmato.

Alcuni sovvertitori vogliono ucciderla.

Impossibile.

Assicurato.

Fonte?

Il Servizio Segreto Reale.

Da ora ne sarai il capo.

Io sono già a capo dell’esse esse erre!

Meglio così, un lavoro fatto.

La sua vita è in pericolo.

Chi può essere tanto antimonarchico da voler la mia morte?

Negatori per noia, sbandati biliosi o più semplicemente...

Non dire altro.

Si appoggiano al malcontento del volgo.

Non si erano estinti?

Sono più di quanto si pensi, Sire.

Di quanto si pensi in genere o di quanti possa pensarne io?

La prima.

Voglio provarla.

Attendo.

Fatto.

Di più.

Anche più dei Desdèmoni?

900.000 di meno.

Arrotondato per difetto o per eccesso?

Tutt’e due.

Mi torna.

Sono tra noi, Sire.

I Desdèmoni?

No, i sovvertitori.

In questa stanza?

Ma no!

Sei dei loro?

Giammai.

E io?

Escluderei.

In effetti la dedizione con la quale cerco di sbarazzarmi dei sovrani potrebbe far credere cose spiacevoli.

Lei non ha la coda, Sire.

Giusto.

Per non dire delle tre narici.

Ora le conto.

Non è necessario.

Due. Ne ho due.

Un altro lavoro fatto.

Conduci al mio cospetto i trinariciuti. In catene, grazie.

Da dove comincio?

È il TUO lavoro NON il mio!

Allora interrogo la “Non so niente di niente”.

La vecchia laida?

Proprio lei.

Una buona strategia, non c’è che dire.

Tutto sotto controllo.

Mi sento in una botte di ferro.

Sono l’uomo giusto al posto giusto.

Mi levi le parole di bocca.

Non volevo.

Tienile per ricordo.

Lei non morirà mai, Sire.

Stai dicendo che ti pago per una cosa inutile?

Intendo: finché sarò al suo fianco.

Ora va meglio.

Eh.

Travestiti da zuccheriera.

Oplà.

Torna normale.

Et voilà.

Mi fai morire.

Non mi permetterei mai.

Nemmeno se te l’ordinassi?

Lei ha solo due narici, Vostra Maestà!

Quindi?

Mai mi costringerebbe ad un simil delitto.

Vai pure.

Grazie, mio Re.

E non scordar lo zucchero.

Il che cosa?

Sul pavimento.

Oh, che sbadato.

Sì.



Così pare.

01 gennaio 2009

[Enciclopedia]: Idromele plus (FPDT)


Stupefacente pastiglia che permette di viaggiare nel presente e di modificare il corso degli eventi.
L’Idromele plus è anche conosciuto come “Elixir filosofale”, “Panacea universale” o “Fai presto dammene tre” (FPDT). Può essere masticato direttamente oppure consumato dopo averlo disciolto in un bicchiere di tiepido idromele, da cui ne deriva il nome.

Sintesi di cinque sostanze estratte dal regno vegetale, l’Idromele plus gode di ignoti principi attivi, tipici delle piante qui sotto illustrate.


Il famoso decreto 7/40 septies regola l’uso dell’FPDT, nonché il dosaggio a seconda del censo e del lignaggio: il Re può assumere discrezionalmente, ogni giorno, un numero di pastiglie che varia da tre a quattro elevato alla zeta; alla regina spettano un massimo di cinque dosi al dì, al principe due nocche nei globi oculari, agli ufficiali una pastiglia prima della battaglia e ai sacerdoti due ogni nove scudisciate.

Gli effetti collaterali temporanei possono variare da soggetto a soggetto, tra quelli più conosciuti meritano d’essere ricordati la costipazione delle fauci, la vertigine delle pupille e la crescita indesiderata di invisibili antenne. Si registrano alcuni casi isolati di secchezza della testa, scatti di rabbia incontrollata e cani sciolti intestinali. Vi è da rilevare, infine, come un sottodosaggio sconsiderato possa portare all’inazione o, nella peggiore delle ipotesi, alla morte.


(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)