04 dicembre 2008

La sfida


Sto male.

Tagliati il pizzetto.

Caro, io non ho il pizzetto!

Chi saresti tu?

Gualdrappe, tua moglie.

Vattene, spirito del malaugurio!

Quello stupido flipper ti ucciderà, lo sai?

Impossibile.

Giorno e notte a rimbambirti.

Non è vero, no.

Devi mangiare.

Mangiare?

Mangiare.

Mangiare?

Non ripetere in continuazione ciò che dico.

Allora preparami tre aborti di pollo.

Che dovrei fare?!

Cucinare uova.

Per queste cose c'è il paggio.

Non sei forse tu il paggio?

O cielo, ma TU stai delirando!

Insolente pezzo di somaro!

Hai bisogno di dormire.

Scempiaggini.

E comunque, se proprio devo dirla tutta, non mi ascolti mai.

Quando parlerai d'arte con cognizione di causa, allora, forse...

Ti posso parlare per ore e ore e tu NIENTE.

Via quei pattini, mi rovini il parquet.

E io mi sento sempre più sola. SO-LA!

Chiama la mia peripatetica numero uno.

E chi sarebbe?

Gualdrappe.

Ma caro!

Presto!

Me ne vado.

Ecco, bravo.

A mai più, e non lo dico per dire.

Ah, dimenticavo.

Cosa.

Il tuo travestimento da paggio è pessimo, caro il mio…

Tremo.

Erpes.

Io…

Eh eh.

Vostra Maestà, ma come ha fatto?!

Oh, bazzecole.

Lei è troppo bravo.

Accreditarsi come paggio spacciandosi per regina non basta. Non con me.

Mi dica dove ho sbagliato, DEVO saperlo.

Conosco i miei polli.

Sono allibito.

A proposito.

Di cosa?

Camuffati da paggio, quello vero, e portami uova alla coque.

Spadellare NON è la mia professione!

Ma è il tuo pegno da pagare.

Lei mi umilia.

Intanto levati quella corona dalla testa.

Sì, caro.

Scusa?!

SIRE, volevo dire SIRE.

Mmm.

Vado.

Senza fretta, Erpes.

Allora rallento.

Il volgo reclama un nuovo primato.

Lode a Re Emoacre.

Ping, clack e tinkle!

Posso guardare?

SPARISCI.

Swop!





Swop?