14 gennaio 2008

Il minivello


Enogastro, tu che sei il più vecchio e il più saggio di tutti...

Accomodati nella mia umile magione, re Emoacre.

…ho un problema. Anzi, due.

Siedi sul ceppo.

Il giullare è scappato con la regina...

Ti ascolto.

...il morale della truppa si sta sfaldando, tutti mi guardano con sospetto, ridono poco, non mi invidiano più.

Che disdoro.

Ho aumentato il numero delle decapitazioni pubbliche, ma, incredibile a dirsi, questo sembra averli innervositi, Enogastro.

Strano.

Lo è.

Guardo nella sfera?

Ti prego.

La cerco.

Perduta?

L’avevo messa proprio qui.

Hai guardato dietro al televisore?

Eccola.

Ci vuole molto?

No, non molto.



Idreco icostra donocon.



Lo spettacolare è concentrato.

Enogastro, per favore, non parlare per enigmi.

Le mammelle della regina devono tornare a corte…

E’ quello che dico anch’io.

Non interrompermi.

Scusa.

Con questo potentissimo filtro potrai riconquistare la tua Gualdrappe.

E’ yogurt.

Quest’altro.

Vecchio tanghero, come faccio a dar da bere il filtro alla regina in fuga?

Effettivamente questo complica le cose. Ma Emoacre, io ho visto crescere la tua bis-bis-bisnonna, la tua bis-bisnonna, la tua bisnonna…

Mi sto addormentando.

…tua nonna, tua mamma e quel senzadio di Aurocefalo, tuo figlio…

Vieni al dunque prima che ti torca il naso.

…e ora mi tratti in codesto modo?! Rivolgi a qualcun altro i tuoi paramenti!

Ti taglio la testa.

Questa non l’avevo prevista.

La solitudine ti ha infiacchito il minivello.

Il che cosa?!

Oplà!



E questo è il secondo problema che mi affligge.