08 gennaio 2009

Negatori a tempo perduto


Vostra Maestà, reco notizie.

Entra pure, Erpes.

C’è movimento là fuori.

Hai redatto il verbale?

Eccolo.

Non è firmato.

Alcuni sovvertitori vogliono ucciderla.

Impossibile.

Assicurato.

Fonte?

Il Servizio Segreto Reale.

Da ora ne sarai il capo.

Io sono già a capo dell’esse esse erre!

Meglio così, un lavoro fatto.

La sua vita è in pericolo.

Chi può essere tanto antimonarchico da voler la mia morte?

Negatori per noia, sbandati biliosi o più semplicemente...

Non dire altro.

Si appoggiano al malcontento del volgo.

Non si erano estinti?

Sono più di quanto si pensi, Sire.

Di quanto si pensi in genere o di quanti possa pensarne io?

La prima.

Voglio provarla.

Attendo.

Fatto.

Di più.

Anche più dei Desdèmoni?

900.000 di meno.

Arrotondato per difetto o per eccesso?

Tutt’e due.

Mi torna.

Sono tra noi, Sire.

I Desdèmoni?

No, i sovvertitori.

In questa stanza?

Ma no!

Sei dei loro?

Giammai.

E io?

Escluderei.

In effetti la dedizione con la quale cerco di sbarazzarmi dei sovrani potrebbe far credere cose spiacevoli.

Lei non ha la coda, Sire.

Giusto.

Per non dire delle tre narici.

Ora le conto.

Non è necessario.

Due. Ne ho due.

Un altro lavoro fatto.

Conduci al mio cospetto i trinariciuti. In catene, grazie.

Da dove comincio?

È il TUO lavoro NON il mio!

Allora interrogo la “Non so niente di niente”.

La vecchia laida?

Proprio lei.

Una buona strategia, non c’è che dire.

Tutto sotto controllo.

Mi sento in una botte di ferro.

Sono l’uomo giusto al posto giusto.

Mi levi le parole di bocca.

Non volevo.

Tienile per ricordo.

Lei non morirà mai, Sire.

Stai dicendo che ti pago per una cosa inutile?

Intendo: finché sarò al suo fianco.

Ora va meglio.

Eh.

Travestiti da zuccheriera.

Oplà.

Torna normale.

Et voilà.

Mi fai morire.

Non mi permetterei mai.

Nemmeno se te l’ordinassi?

Lei ha solo due narici, Vostra Maestà!

Quindi?

Mai mi costringerebbe ad un simil delitto.

Vai pure.

Grazie, mio Re.

E non scordar lo zucchero.

Il che cosa?

Sul pavimento.

Oh, che sbadato.

Sì.



Così pare.