Assemblato per generar rumori e concepito per disturbar la pubblica quiete immersa nel proprio tedio esistenziale, il gracidatore è uno stormento meccanico impiegato dai sacerdoti del dio Zot con l’intento di radunare frotte di devoti adusti attorno ai luoghi di culto piramidali o di intimorire il nemico lungo i valichi montani grazie al caratteristico gracidìo che sembra provenire da un mondo altro.
Il meccanismo interno venne ideato e costruito dal sultano Calumet II durante una di quelle notti insonni a lui non molto care che, si vocifera, lo tenevano sveglio sol per dispetto: un’attribuzione di paternità doverosa, considerato che la recente iconografia zottiana ritrae ossessivamente la foggia del gracidatore con il fine di assurgerlo, nel tempo, a manufatto di origine divina.
V’è da segnalare, infine, come l’utilizzo dello stormento negli ensemble di musica colta riscuota grande successo nelle segrete di ogni castello degno di codesto nome: rinchiudere gli strumentisti assieme ai prigionieri meno cortesi consente alle guardie di sfogare istinti grossolani, senza esporle al rischio di spellarsi l’elmo, inzaccherare il bavero o mancare l’abituale spettacolo della palla e del maglio.
07 maggio 2009
[Enciclopedia]: Gracidatore
(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)
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