Gli avamposti sono situati in luoghi montani dove vengono esiliati i sudditi colpiti da patologie virali; ad essi è assegnato il compito di fermare l’avanzata del nemico lungo le frontiere impervie e rocciose: separare con questa modalità i malati dai sani consente non solo di impedire gli sconfinamenti indesiderati dei valichi, ma anche di preservare il volgo da affezioni quali la peste, la psoriasi e i falcidianti geloni.
Ai sacerdoti virologi di Zot viene affidata l’organizzazione e la gestione degli avamposti, suddivisi al loro interno in grandi parchi a tema non comunicanti e finalizzati al raccoglimento spirituale. In codesto modo si permette ai religiosi, morbosamente interessati al consenso dei malridotti, di reclutare nuovi adepti grazie ad allegre castagnate o a spassose corse nei sacchi di plastica nera.
Il Circolo delle Vedette (CdV) non vede di buon occhio gli avamposti, lamentando l’inquinamento della montagna e rifiutando di prestare servizio “là dove lo stambecco non salta più”: evidentemente senza prendere in considerazione quanto la visione degli infermi intruppati e l’uso oculato di gracidatori (vedi voce correlata) siano efficaci deterrenti per il barbaro invasore.
30 marzo 2009
[Enciclopedia]: Avamposti degli infermi
(L'Enciclopedia di Re Emoacre: testi di ggrillo e disegni di skiri)
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