20 maggio 2008

Il sale burbùro


Testa o croce?

Detto da te non suona bene.

Suona benissimo.

A te l’onore di iniziare.

Giusto. Dopotutto sono il re, Enogastro.

Vero.

Ammoniaco.

Acido del borace.

Sedativo mercuriale.

Muriatico.

Mirabile.



Colpito e affondato.

Neanche per idea: di zinco.

Di zinco?!

Esatto.

Mai sentito niente del genere.

Sarebbe: “cloruro di zinco caustico”, Emoacre.

Pura invenzione.

Serve per la conservazione dei cadaveri.

Ah.

Tocca a te.



Uno, due…

Teriaca nera.

Hai perso.

Perché?

Non è un sale.

Sì, lo è.

Per sale s’intende una sostanza solida, incolore, sapida e cristallizzabile.

La teriaca nera non è…?

No.

Quasi.

Neanche.

Cambio termine, Enogastro.

Non puoi.

Posso.

E va bene, ma solo per questa volta.



Ordunque?…

Burbùro.

Eh?!

È un tipo particolare di...

Non esiste.

Sulla mia enciclopedia c’è.

Grazie al piffero, l’hai scritta tu.

Non esistono fonti più autorevoli.

Il mio volume di alchimia suddiviso in tre tomi è una fonte più autorevole.

Non sapevo ne avessi scritto uno.

Eppure…

Dove lo tieni?

Non provare a toccarlo!

Suvvia, solo un’occhiata veloce!

Piuttosto morto.

Sia mai.

Arrenditi: uno a zero per me.

Ti rompo gli alambicchi.

Possiamo cambiare gioco se questo ti indispone.

Bussano.

Non aspetto nessuno.

Allora non apriamo.

Certo che no.

Enogastro, sfondano la porta.

Chi va là?

IL VOLGO.

Donde sbucano forconi e roncole?!

“GRANDI SALDI” AL SUPERMARKET.

Vi sembra codesto il modo di entrare nella mia umile magione?

SIAM VENUTI PER IL RE.

Vengono per te, Emoacre.

Dev’esserci uno scambio di persona.

Non credo, hanno detto: re.

Me?

Così pare.

Gli parlo io.

Dai.

Volgo!

EH.

Come osate disturbar il mio trastullo?!

ENTRIAMO TUTTI, DAI.

Non ci state tutti quanti!

CI STIAMO ECCOME.

Ci stanno eccome, Enogastro.

Non respiro.

Siete qui per?…

TAGLIARTI IL CAPO.

Fuori subito.

SOLO A LAVORO FINITO.

È un ordine!

ALLORA USCIAMO.

Bravi.

OMAGGI ALLA REGINA.

Mi chiedo come fai, Emoacre.

Inezie.

Dico davvero.

Basta dire “è un ordine” seguito da un punto esclamativo.

A proposito di punti, dove eravamo rimasti?

Sostenevi che avessi perso.

Tu?!

Io.

Mi sbagliavo.

Allora tocca a te.

Un attimo.

Scade il tempo.

Rupestre!

Policresto.

Salicone.

Vorintivo.

Nitroso.

Burbùro.



Qualcosa non va?

Abbandono il campo, re Emoacre.

Sei saggio.

Questo spiffero nella schiena mi uccide.

Molto, molto saggio.

Lo so.