04 luglio 2008

Re Emoacre e il calamaro gigante




ALLARME!

Codesta voce mi ricorda...

Sire!…

…la mia prode vedetta.

Mi scuso d’averla svegliata.

Ma prego.

Una forza di inaudita violenza si è scatenata al largo.

Largo Emoacre?

Non in città, no.

E allora dove.

Un calamaro gigante terrorizza i nostri mari!

Per la mia barbazza! E come si chiama?

Chi?

Il calamaro.

Non mi sembra importante.

Potrebbe esserlo.

Attacca le navi in transito…

Ma tu guarda.

…e uccide donne e bambini sulla spiaggia!

Senza il mio permesso?

Incredibile, vero?

Autorizzalo.

Sire…

Scherzavo.

Provo sollievo.

Passi per i bambini, ma le donne…

Le faccio strada.

Rimango qui.

Ma siamo in pericolo!…

Trascina il mollusco al mio cospetto.

Da solo non posso.

Nel mentre gli preparo un discorso a quattro palmenti.

Occhi.

Ah, già... occhi.

Mi permetto di farle notare che…

Cosa.

…i calamari non parlano.

Corri!

È un cefalopode di cinque metri, io non riesco a…

Obiezione respinta.

Non era un’obiezione.

Volevo dire abiezione.

Non capisco.

Certo che no.

Le porgo la tunica?

Quella blu.

Ecco.

Porto anche il forno a microonde?…

Moriremo tutti, lo sento.

…mi sembra un’idea eccelsa.

Morire?

Il forno, somaro.

Eccelsa, di sicuro.

E anche l’arpione d’amianto.

Come potrebbe mancare!

Il più è fatto.

Senza alcun dubbio.

Quasi quasi torno a dormire.



Calamaro a tribordo! Drizza di randa! Cala la nassa! Apri la fossa! Frulla la scocca! Trinca la tinca!

Sire, gli ordini non sono chiari.

Dicevo cose a caso, capo mozzo.

Poetiche direi.

Porto la tunica di seta a codesto fine.

Che faccio?

E io che ne so.

Andiamo dritto?

Abborda il polpo e tienti pronto col forchettone.

L’arpione cancerogeno?

Quello.



O calamaro, che vai combinando?

SPRUZZO INCHIOSTRO NERO.

Che ti spinge a chiazzarmi il mare?

INSODDISFAZIONE.

L’infelicità è peggio.

NON CONOSCO.

Dovresti leggere più quotidiani.

NON TEMO LE ROVINE.

Non erediterai il mondo.

DELLA TERRA NON MI IMPORTA.

Ascolta...

SONO QUI.

…laggiù c’è quel cornutone di Calumet II.

ONDE PER CUI?

Nuota finché brezza ti accarezza.

NON VEDO VANTAGGI.

Ti risparmio fastidiose file dal medico.

DUNQUE È CODESTA L’INFELICITÀ?

Di questo stiamo parlando.

AGITAZIONE.

Mi schizzi la tunica.

SMETTO.

Và nel mare del sultano e rompigli le conchiglie.

PERCHÈ?

È un mio alleato.

ALLORA VADO.

Sei più saggio di tutti i miei soldati messi assieme.

RIVERISCO.

Il tuo nome?

BAP TIZUM.

Me lo segno.

SWOSSSSCH!!!

Affogo.



Ho cambiato idea.